«Sarò soddisfatto soltanto quando avremo le linee guida per il trasporto pubblico». Nelle parole del presidente dell'Anci, Antonio Decaro, sono racchiuse...
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Al momento dal governo nazionale non sono arrivate rassicurazioni, mentre inizia a delinearsi l'aspetto legato alle misure di sicurezza da osservare sui mezzi pubblici. Sul tema è intervenuta ieri anche la ministra dei Trasporti Paola De Micheli: «Abbiamo deciso che ci sia l'obbligo dell'uso delle mascherine per chi sale sui mezzi pubblici. Coprire il naso e la bocca con una protezione anche si stoffa, come un foulard. Chi non ha la mascherina non potrà salire su metro e bus. Il distanziamento di un metro, e non è sufficiente un seggiolino, prevede che le aziende si organizzino per un numero massimo di persone che possono salire sui mezzi, e quindi anche sul piano organizzativo quando arriveranno al 100% della nuova capienza, che sarà circa del 50% ma in alcuni casi anche meno, non potranno più prevedere passeggeri che salgono».
«L'intero sistema di trasporto pubblico deve essere considerato un contesto a rischio di aggregazione medio-alto, con possibilità di rischio alto nelle ore di punta», avvertono l'Inail e l'Istituto Superiore di Sanità nella prefazione al documento sui trasporti approvato dal Comitato tecnico scientifico pubblicato sulle regole da seguire per evitare la diffusione del contagio del Covid-19. Il documento sottolinea che nel complesso gli occupati che utilizzano almeno un mezzo pubblico sono il 15,6% del totale per circa 3,6 milioni di lavoratori. C'è comunque «una criticità soprattutto per le grandi aree metropolitane relativa alla mobilità concentrata principalmente nelle ore di punta del mattino e del pomeriggio». È difficile invece - si legge - la «quantificazione, relativa alla mobilitazione di terzi connessa con l'apertura delle attività commerciali soprattutto nelle grandi aree metropolitane che potrebbe sovrapporsi con i flussi della mobilità lavorativa».
Per ogni mezzo di trasporto è stato preparato un decalogo diverso, partiamo dai treni: si comincia con la prenotazione obbligatoria dei posti che dovrà garantire la distanza di almeno un metro, mentre dovrà essere prevista una netta separazione nelle stazioni delle porte di entrata e uscita; nei grandi hub ferroviari è raccomandata la misurazione della temperatura mentre dovranno essere previsti percorsi a senso unico in modo da separare i flussi di entrata e uscita; anche nelle carrozze dovranno essere separate l'entrata e l'uscita e dovrà essere sospeso il servizio ristorante; andranno assicurate attività di igienizzazione e disinfezione su base quotidiana e sanificazione periodica degli spazi comuni delle stazioni e dei treni: nelle stazioni e a bordo dei treni dovranno essere istallati dispenser di facile accessibilità per permettere l'igiene delle mani frequente; gli addetti in stazione e a bordo dei treni dovranno avere mascherine chirurgiche e guanti; una mascherina a copertura di naso e bocca dovrà essere indossata anche dai viaggiatori.
Per quanto riguarda gli autobus, le linee guida di Iss e Inail prevedono che venga assicurata l'igienizzazione e disinfezione dei mezzi su base quotidiana e la sanificazione periodica dei veicoli; prevista l'installazione, ove possibile, di dispenser di soluzione idroalcolica per l'igiene delle mani; l'acquisto dei biglietti deve essere previsto con modalità automatizzate; le porte di accesso andranno differenziate per salita e discesa e comunque andrà garantito il distanziamento fra gli utenti; per tutelare l'autista sarà inibito l'uso della porta anteriore; l'uso dei posti a sedere dovrà essere «disciplinato garantendo il distanziamento anche con l'utilizzo di chiara segnaletica- La capienza massima - si legge - deve essere limitata con ogni misura organizzativa e informativa per evitare rischi di assembramento o impossibilità di mantenere il distanziamento». Infine, il conducente e personale di controllo dovranno avere le mascherine (i secondi anche i guanti); la mascherina sarà obbligatoria anche per i passeggeri.
«Usa i mezzi pubblici il meno possibile e solo se necessario e utilizza sempre la mascherina per naso e bocca»: è l'indicazione inserita nel decalogo messo a punto da Inail e Iss. Certo, se tutti dovessero prendere l'auto privata l'effetto non sarebbe, comunque, positivo per l'ambiente e le città. Tra le altre indicazioni: non usare il trasporto pubblico se si hanno sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore). Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia