Trasporti, ecco le linee guida. I posti? Meno della metà

Trasporti, ecco le linee guida. I posti? Meno della metà
di Vincenzo DAMIANI
4 Minuti di Lettura
Martedì 28 Aprile 2020, 08:35 - Ultimo aggiornamento: 12:12
«Sarò soddisfatto soltanto quando avremo le linee guida per il trasporto pubblico». Nelle parole del presidente dell'Anci, Antonio Decaro, sono racchiuse tutte le preoccupazioni di sindaci, pendolari e aziende. A pochi giorni dalla riapertura, ci sono ancora molte incertezze, sia dal punto di vista delle nuove regole da osservare, sia come sostegno ad un settore che, come quasi tutti gli altri, è stato danneggiato dall'emergenza coronavirus: tra numero di passeggeri che inevitabilmente si ridurrà, perdita di incassi degli ultimi due mesi, aumento dei mezzi per garantire il servizio a tutti e abbonamenti e biglietti la cui validità dovrà essere prorogata, per le società si prospetta una lunga lista di costi da sostenere. Alla quale vanno aggiunte anche le spese per gli interventi di sanificazione che dovranno essere quotidiani.

Al momento dal governo nazionale non sono arrivate rassicurazioni, mentre inizia a delinearsi l'aspetto legato alle misure di sicurezza da osservare sui mezzi pubblici. Sul tema è intervenuta ieri anche la ministra dei Trasporti Paola De Micheli: «Abbiamo deciso che ci sia l'obbligo dell'uso delle mascherine per chi sale sui mezzi pubblici. Coprire il naso e la bocca con una protezione anche si stoffa, come un foulard. Chi non ha la mascherina non potrà salire su metro e bus. Il distanziamento di un metro, e non è sufficiente un seggiolino, prevede che le aziende si organizzino per un numero massimo di persone che possono salire sui mezzi, e quindi anche sul piano organizzativo quando arriveranno al 100% della nuova capienza, che sarà circa del 50% ma in alcuni casi anche meno, non potranno più prevedere passeggeri che salgono».

«L'intero sistema di trasporto pubblico deve essere considerato un contesto a rischio di aggregazione medio-alto, con possibilità di rischio alto nelle ore di punta», avvertono l'Inail e l'Istituto Superiore di Sanità nella prefazione al documento sui trasporti approvato dal Comitato tecnico scientifico pubblicato sulle regole da seguire per evitare la diffusione del contagio del Covid-19. Il documento sottolinea che nel complesso gli occupati che utilizzano almeno un mezzo pubblico sono il 15,6% del totale per circa 3,6 milioni di lavoratori. C'è comunque «una criticità soprattutto per le grandi aree metropolitane relativa alla mobilità concentrata principalmente nelle ore di punta del mattino e del pomeriggio». È difficile invece - si legge - la «quantificazione, relativa alla mobilitazione di terzi connessa con l'apertura delle attività commerciali soprattutto nelle grandi aree metropolitane che potrebbe sovrapporsi con i flussi della mobilità lavorativa».

Per ogni mezzo di trasporto è stato preparato un decalogo diverso, partiamo dai treni: si comincia con la prenotazione obbligatoria dei posti che dovrà garantire la distanza di almeno un metro, mentre dovrà essere prevista una netta separazione nelle stazioni delle porte di entrata e uscita; nei grandi hub ferroviari è raccomandata la misurazione della temperatura mentre dovranno essere previsti percorsi a senso unico in modo da separare i flussi di entrata e uscita; anche nelle carrozze dovranno essere separate l'entrata e l'uscita e dovrà essere sospeso il servizio ristorante; andranno assicurate attività di igienizzazione e disinfezione su base quotidiana e sanificazione periodica degli spazi comuni delle stazioni e dei treni: nelle stazioni e a bordo dei treni dovranno essere istallati dispenser di facile accessibilità per permettere l'igiene delle mani frequente; gli addetti in stazione e a bordo dei treni dovranno avere mascherine chirurgiche e guanti; una mascherina a copertura di naso e bocca dovrà essere indossata anche dai viaggiatori.

Per quanto riguarda gli autobus, le linee guida di Iss e Inail prevedono che venga assicurata l'igienizzazione e disinfezione dei mezzi su base quotidiana e la sanificazione periodica dei veicoli; prevista l'installazione, ove possibile, di dispenser di soluzione idroalcolica per l'igiene delle mani; l'acquisto dei biglietti deve essere previsto con modalità automatizzate; le porte di accesso andranno differenziate per salita e discesa e comunque andrà garantito il distanziamento fra gli utenti; per tutelare l'autista sarà inibito l'uso della porta anteriore; l'uso dei posti a sedere dovrà essere «disciplinato garantendo il distanziamento anche con l'utilizzo di chiara segnaletica- La capienza massima - si legge - deve essere limitata con ogni misura organizzativa e informativa per evitare rischi di assembramento o impossibilità di mantenere il distanziamento». Infine, il conducente e personale di controllo dovranno avere le mascherine (i secondi anche i guanti); la mascherina sarà obbligatoria anche per i passeggeri.

«Usa i mezzi pubblici il meno possibile e solo se necessario e utilizza sempre la mascherina per naso e bocca»: è l'indicazione inserita nel decalogo messo a punto da Inail e Iss. Certo, se tutti dovessero prendere l'auto privata l'effetto non sarebbe, comunque, positivo per l'ambiente e le città. Tra le altre indicazioni: non usare il trasporto pubblico se si hanno sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore).
© RIPRODUZIONE RISERVATA