Anche la 275 e il raccordo ferroviario con l'aeroporto di Brindisi tra le opere da commissariare

Anche la 275 e il raccordo ferroviario con l'aeroporto di Brindisi tra le opere da commissariare
Battute finali in vista dell’approvazione del Dpcm che commissarierà le opere strategiche più urgenti da realizzare. Nelle ultime ore le commissioni Trasporti...

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Battute finali in vista dell’approvazione del Dpcm che commissarierà le opere strategiche più urgenti da realizzare. Nelle ultime ore le commissioni Trasporti e Ambiente alla Camera hanno proposto l’inserimento di ulteriori 6 opere pugliesi nell’elenco già predisposto dal ministro Enrico Giovannini. E c’è anche il secondo lotto della Statale 275 Maglie-Santa Maria di Leuca.

Il decreto

Si tratta del decreto successivo a quello di aprile. E prevede il commissariamento di 44 opere rispetto alle 57 oggetto del primo Dpcm: in tutto 101, per 96 miliardi di euro. 
Lo schema di decreto è stato trasmesso alle Camere dal ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibile (Mims) il 15 giugno e contiene anche i nominativi dei 13 commissari designati per accelerare la realizzazione delle infrastrutture in seno al Decreto Semplificazioni. Oltre al secondo lotto della “275”, quanto alla Puglia, le commissioni Trasporti e Ambiente hanno suggerito di inserire nell’elenco delle opere da commissariare anche il Parco della Giustizia di Bari, la direttrice Manna-Camporeale (che collega le due stazioni ferroviarie ad alta velocità Hirpinia e Foggia) e il collegamento mediano Murgia-Pollino (inserito nel piano nazionale per il Sud e approvato dal Cipe nel 2011). E ancora: l’estensione del commissariamento della linea ferroviaria Bari-Napoli al lotto relativo al “Nodo Bari Nord” e il raccordo ferroviario dell’aeroporto di Brindisi. Quanto, invece, alla linea ferroviaria Roma-Napoli-Roma, il Parlamento chiede che il commissario svolga, ai fini della velocizzazione della realizzazione dell’infrastruttura, lo studio di fattibilità, la progetazione e la costruzione di una piattaforma logistica presso la stazione Hirpinia, per garantire l’intermodalità. 

L'iter


È il territorio che cambia. O, meglio, che potrebbe cambiare, in chiave di innovazione e modernizzazione. Particolare interesse, nel contesto salentino, assume la proposta di estendere il commissariamento al secondo lotto della “275”, compreso tra la zona industriale di Tricase e Leuca (120 milioni di euro). Un lotto complesso e conteso dalle fazioni politiche e ambientali che si scontrano da oltre un decennio. La Regione due anni fa ha scelto, in collaborazione con i Comuni interessati, la soluzione progettuale da adottare fra quelle proposte da Anas. Ma, all’atto pratico, il lotto non gode ancora del progetto preliminare: il relativo iter progettuale e autorizzativo deve, dunque, ancora iniziare. Nella fattispecie, non è, tuttavia, proposto il raddoppio delle corsie (da 2 a 4) come, invece, Anas e Comuni hanno concordato per il primo lotto (Maglie-Zona industriale di Tricase, per 244 milioni di euro) che già consta di un progetto definitivo, approvato da Anas ma ancora fermo al ministero dell’Ambiente, sotto la cui Commissione Via è in esame da oltre un anno. Dopo l’esclusione dal Dpcm di gennaio, Regione, parlamentari e partenariato sociale hanno ottenuto l’inserimento dell’opera (primo lotto) nell’elenco trasmesso alle Camere a giugno, per il cui commissariamento è stato designato il dirigente Anas, Eutimio Mucilli. «Parliamo di interventi infrastrutturali caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa oppure, ancora, da complesse procedure tecnico-amministrative», spiega il capogruppo del M5s in commissione Trasporti alla Camera, Emanuele Scagliusi, nel fornire il nuovo elenco di opere di cui è stato suggerito il commissariamento. «Opere che - aggiunge il parlamentare di Putignano -, avendo un rilevante impatto sul tessuto socio-economico dei territori, necessitano della nomina di un commissario straordinario. Il Parlamento - afferma - continuerà a porre l’attenzione su queste importanti opere e monitoreremo sia il lavoro dei commissari sia l’impegno assunto dal Governo Draghi, certi - conclude - che si giungerà presto allo sblocco di situazioni spesso impantanatesi negli anni». Non resta che attendere che anche le intese tra Mims e le singole Regioni si perfezionino. L’8 luglio, in audizione alle Commissioni Ambiente e Trasporti alla Camera, il ministro Giovannini aveva riferito di non aver ancora ricevuto quelle di Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Puglia. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia