Anche la 275 e il raccordo ferroviario con l'aeroporto di Brindisi tra le opere da commissariare

Anche la 275 e il raccordo ferroviario con l'aeroporto di Brindisi tra le opere da commissariare
di Pierpaolo SPADA
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Venerdì 16 Luglio 2021, 05:00

Battute finali in vista dell’approvazione del Dpcm che commissarierà le opere strategiche più urgenti da realizzare. Nelle ultime ore le commissioni Trasporti e Ambiente alla Camera hanno proposto l’inserimento di ulteriori 6 opere pugliesi nell’elenco già predisposto dal ministro Enrico Giovannini. E c’è anche il secondo lotto della Statale 275 Maglie-Santa Maria di Leuca.

Il decreto

Si tratta del decreto successivo a quello di aprile. E prevede il commissariamento di 44 opere rispetto alle 57 oggetto del primo Dpcm: in tutto 101, per 96 miliardi di euro. 
Lo schema di decreto è stato trasmesso alle Camere dal ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibile (Mims) il 15 giugno e contiene anche i nominativi dei 13 commissari designati per accelerare la realizzazione delle infrastrutture in seno al Decreto Semplificazioni. Oltre al secondo lotto della “275”, quanto alla Puglia, le commissioni Trasporti e Ambiente hanno suggerito di inserire nell’elenco delle opere da commissariare anche il Parco della Giustizia di Bari, la direttrice Manna-Camporeale (che collega le due stazioni ferroviarie ad alta velocità Hirpinia e Foggia) e il collegamento mediano Murgia-Pollino (inserito nel piano nazionale per il Sud e approvato dal Cipe nel 2011). E ancora: l’estensione del commissariamento della linea ferroviaria Bari-Napoli al lotto relativo al “Nodo Bari Nord” e il raccordo ferroviario dell’aeroporto di Brindisi. Quanto, invece, alla linea ferroviaria Roma-Napoli-Roma, il Parlamento chiede che il commissario svolga, ai fini della velocizzazione della realizzazione dell’infrastruttura, lo studio di fattibilità, la progetazione e la costruzione di una piattaforma logistica presso la stazione Hirpinia, per garantire l’intermodalità. 

L'iter
È il territorio che cambia. O, meglio, che potrebbe cambiare, in chiave di innovazione e modernizzazione. Particolare interesse, nel contesto salentino, assume la proposta di estendere il commissariamento al secondo lotto della “275”, compreso tra la zona industriale di Tricase e Leuca (120 milioni di euro). Un lotto complesso e conteso dalle fazioni politiche e ambientali che si scontrano da oltre un decennio. La Regione due anni fa ha scelto, in collaborazione con i Comuni interessati, la soluzione progettuale da adottare fra quelle proposte da Anas. Ma, all’atto pratico, il lotto non gode ancora del progetto preliminare: il relativo iter progettuale e autorizzativo deve, dunque, ancora iniziare. Nella fattispecie, non è, tuttavia, proposto il raddoppio delle corsie (da 2 a 4) come, invece, Anas e Comuni hanno concordato per il primo lotto (Maglie-Zona industriale di Tricase, per 244 milioni di euro) che già consta di un progetto definitivo, approvato da Anas ma ancora fermo al ministero dell’Ambiente, sotto la cui Commissione Via è in esame da oltre un anno.

Dopo l’esclusione dal Dpcm di gennaio, Regione, parlamentari e partenariato sociale hanno ottenuto l’inserimento dell’opera (primo lotto) nell’elenco trasmesso alle Camere a giugno, per il cui commissariamento è stato designato il dirigente Anas, Eutimio Mucilli. «Parliamo di interventi infrastrutturali caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa oppure, ancora, da complesse procedure tecnico-amministrative», spiega il capogruppo del M5s in commissione Trasporti alla Camera, Emanuele Scagliusi, nel fornire il nuovo elenco di opere di cui è stato suggerito il commissariamento. «Opere che - aggiunge il parlamentare di Putignano -, avendo un rilevante impatto sul tessuto socio-economico dei territori, necessitano della nomina di un commissario straordinario. Il Parlamento - afferma - continuerà a porre l’attenzione su queste importanti opere e monitoreremo sia il lavoro dei commissari sia l’impegno assunto dal Governo Draghi, certi - conclude - che si giungerà presto allo sblocco di situazioni spesso impantanatesi negli anni». Non resta che attendere che anche le intese tra Mims e le singole Regioni si perfezionino. L’8 luglio, in audizione alle Commissioni Ambiente e Trasporti alla Camera, il ministro Giovannini aveva riferito di non aver ancora ricevuto quelle di Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Puglia.

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