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Dall’opposizione tentano l’affondo, nella maggioranza tengono a stento i malumori. E si allargano anche oltre il fronte sanitario. Il terremoto che ha investito la Protezione civile pugliese, scuotendo il Consiglio regionale della Puglia nel pieno della sessione di Bilancio, è tutt’altro che solo una questione giudiziaria. Da Fratelli d’Italia non aspettano neppure la fine di cenoni e pranzi in famiglia per tornare a chiedere l’istituzione di una commissione speciale di inchiesta sulla gestione dell’intera emergenza Covid.
Fratelli d'Italia: «Commissione d'inchiesta sul Covid»
«Da oltre un anno ci viene negata la possibilità di accedere a qualsiasi atto relativo all’acquisto di Dispositivi Individuali di Protezione dalla Cina, alla fabbrica di mascherine o all’ospedale Covid alla Fiera del Levante, per fare qualche esempio concreto del fiume di risorse pubbliche impegnato», attacca la pattuglia in via Gentile, convinta che «potendo conoscere e approfondire la natura dei processi decisionali e le logiche che hanno portato a determinate scelte, da noi sempre contestate, la Commissione avrebbe potuto portare anche a correzioni di rotta, con sostanziosi risparmi per la collettività». Dai banchi dell’opposizione citano tracciamento e strategia, assistenza territoriale e risposta alla variante Omicron: «Di tutto questo avremmo voluto discutere nella Commissione, che non aveva nessun intento giudicante e inquirente, per quello c’è chi è preposto a far luce su quanto sta emergendo. Noi siamo e restiamo garantisti, sempre. Ma non intendiamo fermarci».
Dalle dimmissioni di Lopalco alla "benedizione" di Palese
Due piani distinti, s’intende, e un problema politico, dal momento che sotto l’albero del centrosinistra c’è più di un cruccio. A partire dalla successione a Pier Luigi Lopalco.
Laricchia (M5s): «In poche settimane arrestati due uomini di punta di Emiliano»
Non ne fa mistero, invece, Antonella Laricchia, tornata sulle barricate proprio nel pieno dello tsunami della Vigilia: «Nel giro di poche settimane sono stati arrestati due uomini di punta di Michele Emiliano. Sono gli effetti della ricerca cieca del consenso. Non mi stancherò mai di difendere la spesa pubblica dei pugliesi ma Emiliano dovrebbe iniziare a porsi qualche domanda sui criteri di scelta delle persone, trovare più coraggio di seguire gli ideali di giustizia che dovrebbero ispirare un Magistrato». Il riferimento dell’ex candidata alla presidenza, oltre all’ormai ex dirigente Mario Lerario, è a Vitangelo Dattoli, fino a poche settimane fa alla guida dei Riuniti di Foggia. Un altro slot rimasto vacante, per il quale c’è chi fa il nome di Antonio Sanguedolce - appena riconfermato al timone della Asl di Bari - cedendo i galloni nel capoluogo a Fabrizio D’Addario oppure da commissario. Sul versante politico, potrebbe aggiungersi anche il caso di Pietro Quinto, ex numero uno dell’Asm e appena designato Dg della neonata azienda per la prevenzione, condannato per falso, nell’ambito della presunta Sanitopoli lucana dalla quale si è smarcato Montanaro. Tutti nodi che potrebbero costringere a rimettere mano alla governance complessiva.
Sinistra Italiana: “Maggiore discussione con le forze politiche”
A sinistra, nessun fuoco di fila. Dalle parti di Sinistra Italiana fanno filtrare la necessità di maggiore discussione, generale e con le forze politiche. Come su Costa Ripagnola, ad esempio, visto che la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del presidente del Consiglio dei ministri, dichiarando illegittimi alcuni degli articoli della legge regionale che, a settembre, ha istituito il parco naturale nel territorio di Polignano. In particolare, i giudici costituzionali hanno condiviso la tesi secondo cui la legge, con riferimento alla possibilità di realizzare nuove costruzioni, strade e mutamenti nella destinazione dei terreni nell’area protetta, abbia violato il Piano paesaggistico. La soluzione c’era, raccontano i beninformati, ma è rimasta nel cassetto.
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Quotidiano Di Puglia