Sindaci delusi e mortificati per la scarsa considerazione nei confronti della Maglie-Leuca, nel Salento. Il mancato inserimento dell’arteria tra i 130 interventi considerati...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Concetti ribaditi dal sindaco di Botrugno, Silvano Macculi, che vede una strategia politica dietro lo stop: «Purtroppo i fatti continuano a dimostrare che le forze al Governo non considerano il progetto della 275, opera strategica per lo sviluppo del Salento. È assurdo, in quanto, si tratta di un’opera inserita nella legge Obiettivo del 2001, finanziata per 152 milioni dalla Regione con Fitto presidente nel 203 e dal Cipe fino a 288 milioni nel 2008, con Fitto ministro. L’opera è interamente finanziata da governi di centrodestra. Per la realizzazione di queste opere dovrebbe esserci continuità amministrativa: constatiamo che non è così e con i ritardi accumulati, senza il commissariamento, rischiamo il definanziamento dell’opera».
Alcune decine di chilometri più a Sud, Carlo Nesca, sindaco di Gagliano è altrettanto tranchant: «Abbiamo avuto contezza della totale incapacità della classe dirigente salentina, specie dopo gli innumerevoli incontri tra i sindaci dei territori. Se avessimo un briciolo di dignità ci vorrebbe una sommossa di tipo pacifico, una sorta di resistenza passiva. Personalmente ho esaurito tutte le mie energie e sono fortemente preoccupato perché questa Italia non farà mai passi avanti. La 275, come ho avuto modo di ribadire in più occasioni ha un’importanza strategica. Per i ritorni economici, per l’alleggerimento della mobilità su gomma visto che non abbiamo infrastrutture di altro tipo. L’esclusione fatta da Conte è il fallimento di una certa parte politica che ha abdicato il suo ruolo a favore dei movimenti. E oggi ne paghiamo le conseguenze». E nel Capo di Leuca l’amarezza si respira in maniera tangibile, come evidenzia la prima cittadina di Alessano, Francesca Torsello: «I tempi si sono allungati troppo. Auspichiamo che alla fine venga considerato l’impiego delle risorse stanziate che permetterebbero un importante rafforzamento della rete viaria locale. Per quanto si possano avere opinioni differenti, la Regione ha fatto grandi sforzi per trovare l’unità. La tutela del territorio è primaria, e quest’opera andava in buona parte verso la direzione desiderata». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia