Screening neonatale, individuato primo caso di Sma in un neonato

Screening neonatale, individuato primo caso di Sma in un neonato
Lo screening neonatale individua il primo caso di Sma in un neonato pugliese. Il primo caso di Atrofia muscolare spinale (Sma) è stato individuato nei laboratori della...

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Lo screening neonatale individua il primo caso di Sma in un neonato pugliese. Il primo caso di Atrofia muscolare spinale (Sma) è stato individuato nei laboratori della genetica medica della Asl di Bari. Dopo quasi 8mila test genetici, dall’avvio dello screening obbligatorio il 6 dicembre scorso, l’unità operativa diretta del dottor Mattia Gentile ha intercettato attraverso l’esame del dna il primo neonato affetto da Sma, a valle delle analisi che vengono svolte quotidianamente su tutti i bambini nati nei 26 Punti nascita della Puglia. 


Il test molecolare ha rilevato nel dna del neonato l’anomalia genetica che, nei prossimi mesi, avrebbe provocato la degenerazione del motoneurone e quindi lo sviluppo clinico della patologia che, di fatto, compromette il collegamento tra muscoli e cervello e il corretto sviluppo dell’apparato motorio. Sono in corso ulteriori accertamenti e verifiche per delineare i prossimi passi da fare, soprattutto con riguardo alla terapia da somministrare.

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«Intervenire con largo anticipo»

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha commentato: «Siamo l’unica Regione in Italia ad aver stabilito per legge lo screening obbligatorio della Sma. Averlo fatto per tempo consentirà a questo neonato di ricevere la cura più adatta e la possibilità di avere, assieme alla sua famiglia, una vita migliore. Lo abbiamo fatto in Puglia, con i nostri operatori e nelle nostre strutture. Nei mesi scorsi siamo intervenuti a sostegno di altre famiglie con bambini un po’ più grandi, oggi grazie alla scienza e alla medicina possiamo intervenire in netto anticipo con la fondata speranza di poter raggiungere esiti confortanti». «La Sanità Pubblica pugliese – commenta l’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese – ci regala una bella prova di efficacia ed efficienza, ma anche la testimonianza che una legge può cambiare il segno della vita delle persone grazie ad una visione lunga che scommette sulla massima espressione della cura: prevenire la malattia prima ancora che possa svilupparsi clinicamente». 

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Ora la terapia genica

«Saranno necessarie ulteriori verifiche - spiega il dr. Gentile -  per mettere a punto la terapia genica più corretta e in tempi brevi il ciclo di cura potrà essere avviato, evitando che la patologia si sviluppi. Statisticamente ogni anno nascono in Puglia 3-4 bambini affetti da Sma e perciò la speranza è davvero grande perché abbiamo diagnosticato questo caso ad appena una settimana dalla nascita». La Genetica medica dell’Ospedale “Di Venere” è il centro di riferimento per l’intera Puglia ed è in grado di garantire una presa in carico globale, con una diagnosi molto precoce e, grazie al protocollo condiviso con l’Ospedale Pediatrico di Bari, una terapia altrettanto rapida ed efficace.

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Quotidiano Di Puglia