Non solo Coldiretti. Alla manifestazione davanti a Montecitorio organizzata ieri per chiedere al Governo risposte urgenti sull'allarme cinghiali hanno partecipato anche...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE: Distruggono piante e coltivazioni, allarme cinghiali nelle campagne: «Branchi sempre più numerosi»
LEGGI ANCHE: Le Cesine invase da cinghiali e maiali, il Wwf: «Animali da contenere ma senza caccia»
Un'emergenza che dunque non riguarda solo il Salento. Basti pensare che in Basilicata i cinghiali sono diventati in poco tempo 150mila. E Coldiretti Puglia parla di «invasione ormai anche dentro le città». In tutta la Regione «sono 310 gli incidenti stradali causati da animali selvatici nei primi nove mesi di quest'anno. Dal 2010 al 2018 gli incidenti gravi sulle strade provinciali con morti o feriti per colpa di animali è aumentato dell'81 per cento». Dalla Puglia, precisa Coldiretti in una nota, è partita verso Roma una delegazione di oltre trecento allevatori e agricoltori.
Coldiretti invita senza mezzi termini Ministeri e Regione «ad avviare un piano di abbattimento straordinario senza intralci burocratici». E risposte dal Ministero dell'Ambiente si attendono anche nella Riserva salentina gestita dal Wwf. «Dopo il tavolo tecnico abbiamo inviato la relazione finale al Dicastero di via Cristoforo Colombo fa sapere da Le Cesine Giuseppe De Matteis -. Attendiamo le autorizzazioni per procedere con la cattura e lo spostamento in strutture idonee». Anche se, proprio sullo spostamento, durante il tavolo tecnico era stata registrata qualche perplessità dagli organi sanitari, che temono rischi di eventuali contagi. «Il monitoraggio con le fototrappole continua De Matteis prosegue. Le orchidee non sono ancora germogliate, quindi non possiamo fare previsioni. Ma le tracce sono diminuite nella Riserva e aumentate nelle aree adiacenti, di proprietà privata ma con il vincolo di zone umide di interesse internazionale. Sono animali che si spostano di continuo in cerca di acqua e cibo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia