A scoperchiare il vaso di Pandora di un attrito che covava sotto traccia da tempo è stato Matteo Salvini: «Le candidature di Caldoro e Fitto non hanno scaldato i...
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«Se abbiamo preso più voti in Toscana di quanti ne abbiamo preso in Campania e Puglia evidentemente qualche errore si è commesso, ma basta imparare», ha detto Salvini. A rincarare la dose ci ha pensato il deputato barese Rossano Sasso, salviniano di ferro e referente del Carroccio in Puglia: «Come centrodestra - è la critica mossa - evidentemente non siamo riusciti a parlare un linguaggio nuovo, per rispetto dei nostri alleati abbiamo acconsentito a questa situazione ma possiamo tranquillamente dire che avevamo ragione noi». Secondo Sasso era necessario proporre «qualcosa di nuovo» rispetto a Fitto. «Quando perdi di otto punti - sottolinea - è evidente che qualcosa non ha funzionato nella proposta e il candidato si fa carico di oneri e onori».
A stretto giro di posta è arrivata la replica di Fratelli d'Italia: «La candidatura di Raffaele Fitto è stata la scelta giusta, lo testimoniano i numeri, sui quali è difficile opinare», ha sbottato Marcello Gemmato, deputato barese e coordinatore regionale di Fdi. «Dai dati definitivi - prosegue - emerge che la somma dei voti dei partiti che hanno sostenuto Fitto è pari a 694.536, mentre i voti che ha raccolto Fitto sono ben 724.928: una differenza di oltre 30mila voti, espressi alla persona Raffaele Fitto, a testimonianza del credito riscosso presso i pugliesi e a testimonianza della bontà della scelta fatta. Purtroppo in Puglia si è però assistito anche a un forte arretramento degli altri partiti del centrodestra, con la Lega al 9.57% rispetto al 25.29% delle europee (-15.72%)». Un botta e risposta che fa presagire una difficile convivenza in Consiglio regionale. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia