Puglia, 10 treni elettrici con 60 milioni del Pnrr: tutte le linee

Puglia, 10 treni elettrici con 60 milioni del Pnrr: tutte le linee
In arrivo dieci nuovi treni elettrici per il trasporto regionale in Puglia grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che l’inflazione sta mettendo a dura...

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In arrivo dieci nuovi treni elettrici per il trasporto regionale in Puglia grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che l’inflazione sta mettendo a dura prova. Il relativo programma di investimenti è stato approvato ieri dalla giunta Emiliano.

Il programma di investimento

Pesa complessivamente 61,2 milioni di euro ed è riservato all’acquisto dei treni che andranno a rinnovare le flotte attualmente in circolazione. Dei quasi 62 milioni, quattro risultano cofinanziati dalle imprese e 57,2 sono a carico di risorse pubbliche, ovvero 53,7 a valere sulle risorse assegnate alla Regione e 3,4 su quelle di competenza di Ferrovie Sud Est. Spetta a Trenitalia spa la quota di spesa più rilevante: 30,7 milioni di euro (di cui 26 a carico del Pnrr) per l’acquisto di 5 treni “pop”. Seguono Ferrovie Sud Est e Servizi automobilistici srl, con 24,4 milioni di euro (di cui 20,9 a carico del Pnrr) per l’acquisto di 4 treni elettrici. Chiude Ferrotramviaria con 6 milioni di euro (tutti a carico del Pnrr) per l’acquisto di un treno “pop”. Secondo quanto si apprende dagli - interpellati - uffici dell’assessorato a Infrastrutture e trasporti, i nuovi 5 elettrotreni “pop” presto in dotazione a Trenitalia viaggeranno su tutte le linee pugliesi ad eccezione di quelle “diesel” Barletta-Spinazzola e Foggia-Manfredonia.

Per quanto riguarda Ferrovie Sud Est, invece, i nuovi quattro treni elettrici circoleranno sulla tratta Bari-Taranto e solo in minima parte tra Martina Franca e Gagliano del Capo, nel Salento (dove entro il 2026 dovrebbe essere avviata anche la sperimentazione dei treni a idrogeno) quando - si stima nel 2025 - saranno terminati i lavori per la realizzazione della “metropolitana di superficie”, che prevedono, appunto, l’elettrificazione della relativa tratta. Con riferimento, infine, a Ferrotramviaria spa, il nuovo “pop” circolerà su tutta la rete tra Bari e Barletta. Ed essendo tale tipologia di treno omologata anche per la circolazione sulla rete Rfi, quando saranno terminati i lavori del nodo ferroviario di Bari, potrà anche entrare e attestarsi nelle relative stazioni di Bari Centrale. Nuova linfa, dunque, per le ferrovie regionali. Il punto è capire se basterà a colmare le lacune che negli anni son venute a generarsi.

Lo stato dei mezzi

«Questi 53,7 milioni di euro - spiega l’assessore ai Trasporti, Anita Maurodinoia - sono stati assegnati alla Regione per l’intero periodo di programmazione (2022-26) e la loro finalità è quella di rinnovare le flotte dei treni sulle tratte regionali del trasporto pubblico locale, acquistando mezzi a basso impatto ambientale e a ridotte emissioni inquinanti, obiettivi propri del Pnrr».

È la stessa esponente della giunta a rivelare lo stato attuale dei mezzi: «L’età media dei treni circolanti in Puglia va dai 15 ai 25 anni, a seconda del gestore, noi stiamo investendo ulteriori risorse affinché questa età si abbassi, permettendo ai viaggiatori di utilizzare treni moderni, sicuri, confortevoli e meno inquinanti. In questo modo potremo potenziare e rendere più efficiente il sistema di trasporto pubblico locale ferroviario e invogliare i pugliesi a scegliere il mezzo pubblico a discapito dell’auto privata, con tutti i vantaggi termini di traffico, stress e inquinamento non solo dell’aria ma anche acustico». Del resto, sono sempre più i pugliesi che optano per i binari: «Il rapporto Pendolaria 2021 rileva che nel periodo pre-Covid in Puglia era quasi raddoppiato il numero degli spostamenti delle persone in treno. Cercheremo, quindi, insieme alle società che gestiscono i servizi Tpl su ferro - promette l’assessore -, di riportare sempre più pendolari e viaggiatori sui treni regionali».

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Quotidiano Di Puglia