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Pillola antivirale, iniziata la somministrazione in ambito regionale. Intanto lieve tregua del Covid oggi in Puglia dove i nuovi contagi calano nonostante l'alto numero di test. Nel bollettino epidemiologico si registrano infatti 4.904 nuovi casi (ieri erano 8.980) su 61.193 test (contro i 86.747 di ieri). Cala dunque il tasso di positività che passa dal 10,3% di ieri all'8% di oggi. Mentre si registra un solo decesso.
I nuovi casi sono così distribuiti:
1.310 in provincia di Bari, 1.197 in quella di Lecce, 949 in provincia di Brindisi, 501 in quella di Foggia, 445 nella provincia Barletta-Andria-Trani, 431 nel Tarantino. Altri 60 casi riguardano residenti fuori regione e per altri 11 contagi non è stata ancora definita la provincia di appartenenza. Attualmente in Puglia sono positive 62.330 persone, 428 delle quali sono ricoverate in area non critica (due in meno di ieri) e 40 in terapia intensiva (una in più rispetto a ieri).
Bari, Lecce, Bat e Taranto tra le province italiane dove Omicron si è diffusa più in fretta
«Dall'analisi delle curve dell'incidenza di positivi nelle 107 province italiane nel periodo di tre settimane che termina il 2 gennaio 2022, risulta una crescita di tipo esponenziale (modulata da una componente periodica settimanale) con tempi di raddoppio degli incrementi che hanno frequenza massima a 4,5 giorni. Le province con tempi di raddoppio inferiori o uguali a 4,5 giorni sono 32 - rileva il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo M.Picone, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) -. Escludendo Rimini, Vibo Valentia ed Enna, sono concentrate - prosegue - in tre blocchi di province contigue»: uno composto dalle quattro province lombarde di Lecco, Bergamo, Monza e della Brianza e Cremona; Parma in Emilia Romagna; tutte le province toscane esclusa Grosseto e le due umbre. Il secondo gruppo è quasi contiguo al terzo, composto dalle quattro province pugliesi di Barletta-Andria-Trani, Bari, Taranto e Lecce». Secondo l'esperto, «dato che queste 32 province hanno valori bassi del tempo di raddoppio, è ragionevole assumere che in esse sia rappresentata (più che nelle altre) in modo rilevante la variante Omicron, caratterizzata da una maggior diffusività rispetto alla variante Delta, prevalente negli ultimi mesi».
Puglia, somministrata a cinque pazienti la prima pillola anti-covid
Sono cominciate le prime somministrazioni in Puglia della pillola anti Covid. Cinque sono i pazienti positivi che hanno ricevuto finora il nuovo farmaco antivirale: uno a Bari, due ad Altamura, e altri due a Foggia.
Sanguedolce. un'ulteriore arma per i pazienti a rischio
«È un' ulteriore arma - commenta il direttore generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce - per curare a domicilio i pazienti sintomatici con determinati fattori di rischio, per ridurre le ospedalizzazioni e quindi lasciare posti per i pazienti molto più gravi». I medici delle Unità di continuità assistenziale (Usca) della Asl - coordinati dal dottor Felice Spaccavento - hanno proposto la terapia candidando il paziente, il centro prescrittore ha espresso parere favorevole e la farmacia dell'Ospedale Di Venere ha consegnato la pillola anti Covid al domicilio del paziente. La cura prevista durerà 5 giorni con la assunzione per via orale di 4 pillole due volte al giorno. «Il farmaco - spiega il dottor Felice Spaccavento, direttore unità Fragilità e Complessità centro prescrittore antivirali orali - riduce la sintomatologia lieve e moderata nei pazienti affetti da Covid e limita dunque il peggioramento della malattia. Va prescritto in determinate condizioni, in particolare nei pazienti over 18 con fragilità». «Lagevrio (Molnupiravir) agisce - aggiunge Spaccavento - inserendosi in un filamento di Rna virale di nuova formazione, impedendogli di crescere e di replicarsi. Inoltre, i dati preclinici e clinici hanno dimostrato che il farmaco è attivo nei confronti della maggior parte delle più comuni varianti di Sars-CoV-2». Sono per ora 240 le confezioni del medicinale a disposizione della intera regione.
Le confezioni e la procedura da seguire
Sono per ora 240 le confezioni del medicinale a disposizione della intera regione: sono state consegnate in settimana alla farmacia dell’Ospedale Di Venere hub di riferimento regionale. In base alle indicazioni regionali, a individuare i pazienti da sottoporre a terapia possono essere: il Medico di medicina generale, quelli delle Usca o altri medici che entrano in contatto con pazienti affetti da Covid di recente insorgenza, con sintomi lievi e da poco contagiati. I pazienti vengono poi segnalati ai centri prescrittori attivi sul territorio regionale che danno il via libera finale alla somministrazione: la farmacia ospedaliera provvede poi alla erogazione delle pillole.
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