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Il governatore Michele Emiliano chiede di tentarle tutte pur di non interrompere l'attività ordinaria negli ospedali, ma dal dipartimento Salute inizia a serpeggiare scetticismo: i numeri dei contagi Covid e dei nuovi ricoveri in Puglia non sono favorevoli e lo scenario che si prospetta, se l'andamento della pandemia dovesse proseguire così o addirittura peggiorare, è quello di un nuovo lockdown delle strutture sanitarie nelle prossime settimane. Ieri sono stati 321 i nuovi positivi in Puglia. Numeri poco rassicuranti, anche perché ieri sono stati processati 2.446 test contro i 4.633 tamponi processati il giorno prima, ovvero 2187 in meno, quasi la metà a fronte di 20 contagi in più. Quattro i decessi, uno a Taranto.
Saranno decisivi i prossimi 14 giorni, quando si potrà valutare l'impatto delle disposizioni del nuovo Dpcm: se la curva dei contagi dovesse rallentare, il sistema sanitario potrebbe tornare a respirare. Diversamente tra un paio di settimane, già agli inizi di novembre, il dipartimento potrebbe essere costretto a interrompere nuovamente i servizi ordinari. Anche se in alcuni reparti, soprattutto a Bari e Foggia, i ricoveri programmati sono stati interrotti e rinviati per fare spazio a urgenze e pazienti Covid: le prime avvisaglie. Basti pensare che solamente in provincia di Bari sono in corso mille indagini epidemiologiche per spegnere altrettanti focolai di coronavirus. Anche ieri è cresciuto il numero di ricoveri negli ospedali, adesso sono 435, 22 in più rispetto a domenica e i posti letto a disposizione ad oggi sono poco più di 800. Così come sono aumentati i pazienti nelle terapie intensive, 38 rispetto ai 36 di 24 ore prima, però sulla carta i posti sono 305.
Sono 14 i pazienti Covid ricoverati nel reparto di Malattie infettive del Perrino di Brindisi, una donna è stata trasferita in rianimazione mentre una 62enne è deceduta nella notte tra domenica e lunedì. A Taranto ci sono 8 pazienti in terapia intensiva e 21 in malattie infettive; tra i nuovi 20 casi in Salento ci sono anche due ragazzini, di 14 e 11 anni. A Tricase, dopo il caso della Oss risultata positiva nei giorni scorsi, un altro caso accertato di positività al Covid si è registrato al pronto soccorso. Mentre a Nardò il nuovo caso positivo è quello di un autista del bus, protagonista di un incidente stradale: quattro agenti che lo hanno soccorso sono stati messi in isolamento.
La seconda ondata di coronavirus sta iniziando a mettere in sofferenza il sistema sanitario pugliese, ma il presidente della Regione Puglia non ha intenzione di sacrificare i reparti ordinari, chiudendoli come accaduto durante la prima fase dell'emergenza sanitaria. «Questa volta non chiuderemo i reparti ordinari, che continueranno a lavorare, ma il personale è sempre quello, purtroppo. Abbiamo chiesto ulteriori facilitazioni che invece non ci sono state, ancora assunzioni ma poi non ci sono più medici e infermieri da assumere in Italia». Quindi, «bisogna trovare un punto di equilibrio» perché «per gestire il raddoppio delle terapie intensive abbiamo bisogno non dico del doppio degli anestesisti, ma comunque di un numero superiori di anestesisti che nel frattempo non si trovano». Nel Barese, la provincia più in sofferenza, ieri il Miulli di Acquaviva delle Fonti ha attivato 40 dei 100 posti letto Covid proprio per andare incontro alle richieste della Regione.
I 321 nuovi casi Covid di ieri sono così ripartiti: 165 in provincia di Bari, 24 nel Brindisino, 31 nella Bat, 63 nel Foggiano, 20 in provincia di Lecce, 13 nel Tarantino.
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Quotidiano Di Puglia