Primarie del centrosinistra, in un documento il sostegno degli operatori culturali per Minervini

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BARI - Un gruppo di oltre 250 operatori pugliesi del mondo della cultura, dell'associazionismo e del volontariato ha sottoscritto un documento in cui lancia un appello a sostegno della candidatura di Guglielmo Minervini alle primarie del centrosinistra che si terranno il 30 novembre prossimo per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. «Il capitale culturale e sociale non è l'orpello, come qualcuno ancora vuole far credere - si legge tra l'altro nel documento - ma il collante di una società. Cultura e benessere sono il segno del progresso di un popolo». «In questi anni - è detto ancora - la Puglia ha fatto passi da gigante: le politiche messe in campo dalla Regione hanno aperto spazi importanti, sostenuto percorsi virtuosi, creato filiere di imprese culturali e creative, messo a disposizione opportunità, migliorato i servizi culturali e sociali della nostra comunità regionale». «Ma noi siamo in trincea, parliamo con decine, centinaia di cittadini e colleghi ogni giorno e sappiamo che il percorso è ancora lungo e la strada in salita - prosegue la nota - Nei prossimi anni dobbiamo affrontare i nodi critici legati al settore in cui operiamo: sostegno al reddito per i lavoratori, accesso al credito per le imprese sociali e culturali, sburocratizzazione e certezza dei tempi della pubblica amministrazione, connessione tra le politiche urbane e di sviluppo e le politiche sociali e culturali, risorse per la ricerca e la sperimentazione». «Sosteniamo la candidatura di Guglielmo Minervini - è detto ancora - perchè conosciamo la sua storia di attivista per la pace, operatore sociale e culturale, editore, amministratore pubblico. Lo votiamo perchè sappiamo che è un politico diverso, che ha inteso il potere non come un sostantivo pericoloso, ma come un verbo generoso: poter fare le cose per i pugliesi e per la Puglia». «Ma attenzione - conclude la nota - Noi non abbiamo bisogno di uomini soli al comando. Bertold Brecht diceva: beato il popolo che non ha bisogno di eroi. La Puglia non ha bisogno di eroi. La Puglia ha bisogno del lavoro collettivo di tutti i pugliesi».(
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Quotidiano Di Puglia