OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Nove esponenti del Pd di Bari - tra cui la presidente Titti De Simone - escono allo scoperto e lanciano la volata a Michele Laforgia come candidato sindaco del centrosinistra per le comunali. Ma dalla segreteria nazionale arriva una bacchettata. E i Dem a Bari si spaccano, attestandosi in correnti su posizioni decisamente diverse e opposte.
«Trascorsi due mesi da quando il PD ha congelato la possibilità di una sua proposta unitaria, senza passi avanti, né indietro da parte di nessuno, abbiamo dovuto rimandare la convocazione dell‘assemblea cittadina in attesa di un chiarimento nazionale con i 5 stelle. Al momento senza esito e non sappiamo per quanto tempo - scrivono i nove -. Se la sintesi unitaria su un nome del PD non ha avuto sbocchi perché non c’è accordo, per quali ragioni si propone un nome esterno (nello specifico quello di Vito Leccese ex capo di Gabinetto del Sindaco) piuttosto che convergere su quello già in campo dell’avvocato Michele Laforgia? Quali sono le ragioni? Non si comprende.
I firmatari sono Titti De Simone (presidente PD e componente della direzione nazionale), Nicola Biancofiore (segretario circolo PD Municipio II e delegato del Sindaco ai diritti civili), Gianni Giannini (ex assessore regionale PD), Mario Loizzo (ex presidente consiglio regionale e componente assemblea provinciale PD), Antonella Morga (componente dell’assemblea cittadina e nazionale PD), Paola Pellecchia (componente della segreteria cittadina del PD), Anna Rossiello (componente assemblea cittadina PD), Sabino Scaringello ( segreteria circolo PD Municipio II) Sabino Zinni (ex consigliere regionale e componente assemblea regionale Pd).
La replica
Dal Pd nazionale arriva la replica. «Nessun iscritto o dirigente del Pd ha il diritto di indicare candidati scavalcando gli organi democraticamente eletti del partito. In questi giorni i segretari si stanno confrontando con la base del partito e gli eletti, nei prossimi giorni si arriverà alla decisione finale di tutto il partito. È dunque fuori luogo e inopportuno che la presidente del partito cittadino abbia sottoscritto un documento che anticipa le decisioni dell’assemblea cittadina, che invece dovrebbe rappresentare nel suo ruolo di garanzia». Questa la posizione di Igor Taruffi, responsabile organizzazione Pd nazionale e Davide Baruffi, responsabile Enti locali Pd, replicando alla lettera firmata dai nove. «Dopo questi anni di eccellente amministrazione Decaro – dicono - il Pd rivendica il diritto di indicare una proposta di candidato sindaco di Bari, che dovrà emergere dagli organi di partito convocati nelle prossime ore. Riconosce al tempo stesso la legittimità di altre proposte avanzate da altre forze politiche o civiche, nella piena disponibilità a scegliere un metodo democratico per la sintesi finale».
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia