In Puglia, come in quasi tutte le Regioni del Sud, il M5S ha stravinto andando ben oltre le più rosee previsioni degli stessi dirigenti pentastellati. I primi dati relativi...
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In 182 sezioni su 4.026 scrutinate il M5S ha ottenuto 33.369 voti validi con una percentuale del 43,94 per cento al Senato e 44,73% alla Camera. La coalizione di centrodestra 25.017 voti nei collegi uninominali con una percentuale del 32,94 per cento. Nella coalizione, i singoli partiti hanno sulle liste plurinominali i seguenti risultati: Forza Italia 19,53% per cento (14.329 voti validi); Lega 6,72 per cento (4.764 voti), Fratelli d’Italia 4,79 alla Camera (2.987), 3,92% al Senato e Noi con l’Italia-Udc, 3,04 per cento con 2.385 voti di lista al Senato e 2,77 alla Camera. È da sottolineare il risultato della Lega (6,72% al Senato, 5,99% alla Camera), un partito che ha reclutato i suoi dirigenti in Puglia negli ultimi mesi, che è superiore a quello del partito di Raffaele Fitto, nonostante il forte radicamento territoriale mostrato in tante occasioni dall’ex ministro del Mezzogiorno tornato nella coalizione di centrodestra e all’intesa con Berlusconi dopo un lungo periodo di dissenso proprio rispetto all’ex premier, in particolare nel periodo dell’accordo del Nazareno tra lo stesso Berlusconi e Matteo Renzi.
La coalizione di centrosinistra si è fermata al 17,25% al Senato e al 16.28 per cento alla Camera. Anche +Europa, la lista organizzata da Emma Bonino, è rimasta al di sotto delle previsioni ottenendo sulle liste plurinominali dei due collegi senatoriali collegate ai candidati dei collegi uninominali del centrosinistra l’1,31 per cento.
Proprio dalla lista +Europa il centrosinistra si aspettava qualche voto in più per contrastare i candidati dei collegi uninominali di M5S e centrodestra e per sperare di ottenere a livello nazionale quel 3 per cento che permette di partecipare alla ripartizione dei seggi con il sistema proporzionale.
Livello di testimonianza per le altre due liste della coalizione di centrosinistra: Insieme (lista composta da Psi, Verdi e Civica prodiana) che ha ottenuto sul proprio simbolo lo 0,50 per cento dei consensi e lista Civica Popolare, guidata dal ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, ferma addirittura allo 0,34 per cento. Liberi e Uguali ha ottenuto sui candidati uninominali dei collegi senatoriali il 3,23 per cento.
L’effetto D’Alema è stato davvero limitato. Anzi, al momento dello spoglio delle prime sezioni risultavano più voti ottenuti da Leu nel collegio Plurinominale di Puglia Nord rispetto a quello di Puglia Sud, quello nel quale proprio D’Alema era capolista oltre che candidato nel collegio uninominale di Nardò-Gallipoli-Casarano.
Per quanto riguarda i partiti minori: Potere al Popolo ha ottenuto l’1 per cento dei consensi; Casa Pound l0 0,78 per cento; Italia agli Italiani lo 0, 56; il Popolo della Famiglia lo 0,49; Il Partito comunista lo 0,37 per cento; il Pri-Ala lo 0,14 per cento; la Lista del Popolo per la costituzione lo 0,08 per cento.
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Quotidiano Di Puglia