Nel rapporto Svimez c'è una stima allarmante che riguarda la Puglia: il calo demografico dovuto alla sommatoria tra saldo naturale a saldo migratorio. Infatti, per...
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Per il resto, si brancola nel buio con le famiglie che diventano sempre più povere, Infatti, come si legge nel rapporto Svimez, nel Mezzogiorno «si delinea una netta cesura tra dinamica economica che, seppur in rallentamento, ha ripreso a muoversi dopo la crisi, e una dinamica sociale che tende ad escludere una quota crescente di cittadini dal mercato del lavoro, ampliando le sacche di povertà e di disagio a nuove fasce della popolazione».
C'è un dato drammatico su cui la Svimez invita a riflettere: il numero di famiglie meridionali con tutti i componenti in cerca di occupazione è raddoppiato tra il 2010 e il 2018, da 362 mila a 600 mila (nel Centro-Nord sono 470 mila). Il numero di famiglie senza alcun occupato è cresciuto anche nel 2016 e nel 2017, in media del 2% all'anno, nonostante la crescita dell'occupazione complessiva, a conferma del consolidarsi di aree di esclusione all'interno del Mezzogiorno, concentrate prevalentemente nelle grandi periferie urbane. «Si tratta di sacche di crescente emarginazione e degrado sociale - scrive Svimez -, che scontano anche la debolezza dei servizi pubblici nelle aree periferiche». Preoccupante la crescita del fenomeno dei «working poors: la crescita del lavoro a bassa retribuzione, dovuto a complessiva dequalificazione delle occupazioni e all'esplosione del part time involontario, è una delle cause, in particolare nel Mezzogiorno, per cui la crescita occupazionale nella ripresa non è stata in grado di incidere su un quadro di emergenza sociale sempre più allarmante».
M.C.M.
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Quotidiano Di Puglia