Questa volta sarà diverso, «non saranno i soliti titoli». Da Bari, decretando ufficialmente aperta l'84esima edizione della Fiera del Levante, il presidente...
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Ed elenca tutte le risorse a disposizione del Paese: «Oltre ai 209 miliardi del Recovery Fund, abbiamo anche i Fondi React-Eu, Fondi strutturali, Fondi di sviluppo e coesione. Nei giorni scorsi, incontrando alcuni studenti, ho detto loro: Se falliamo la sfida del Recovery Fund, possiamo andarcene tutti a casa». Non si riferiva, Conte, solo al futuro del governo, ma alla consapevolezza di dover prendere un treno che non ripasserà più.
L'agenda è presto detta, e infatti Conte la ribadisce tutta d'un fiato: «Digitalizzazione della pubblica amministrazione, transizione ecologica, connessione con le infrastrutture di trasporto e la logistica, coesione e inclusione sociale, tutela della salute». Servirà, ha detto Conte, dotarsi «di uno strumento normativo dedicato per assicurare un canale preferenziale a questi progetti. Dobbiamo spendere bene rispettando il cronoprogramma che anticiperemo a Bruxelles, i fondi devono trasformarsi in cambiamenti concreti, spostamenti rapidi per i pendolari, basta con le scuole che cadono a pezzi, sì a nuove case green».
Nello specifico è entrato il governatore Michele Emiliano, che poco prima - dopo aver ricordato che «il percorso della decarbonizzazione della fabbrica si potrà realizzare solo attraverso una piena partecipazione dal basso, a cominciare dal coinvolgimento della Regione e dei Comuni interessati - aveva suggerito la rotta da seguire per la Puglia: «Realizzare l'alta velocità ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto, l'asse stradale 106 Jonica, lo spostamento del casello autostradale sulla statale 16 a Mola di Bari, realizzare la Maglie-Leuca, dotare la Capitanata di un sistema stradale moderno e sicuro».
Sono tante le opere che il governo considera prioritarie, ed è per questo motivo che il premier ha annunciato che a ore firmerà «il decreto per individuare i cantieri oggetto del decreto semplificazioni, nominando commissari incaricati di accelerare i tempi».
Conte ha ricordato l'introduzione della fiscalità di vantaggio per il Sud, con sgravi al 30% per le imprese: «Sarà decennale. C'è il piano di ripresa e resilienza. Gran parte delle risorse saranno dedicate al Sud, ma non dobbiamo creare una contrapposizione Nord-Sud. Ci saranno tante misure anche per il Centro e per il Nord ma io dico sempre se riparte il Sud riparte l'Italia intera».
Conte è tornato anche a parlare del Mes, affermando che prima di decidere se accedere ai fondi, serve «concentrarsi sul piano per la sanità e le sue priorità». E ha affrontato il tema della riforma fiscale, con il passaggio ai sistemi di pagamento elettronici per abbattere il nero e liberare così risorse per abbassare le tasse. Ha annunciato «una piattaforma digitale per l'agricoltura di precisione, con una sensoristica in grado di coprire il 10% della superficie».
Ultimo, ma non ultimo, «il prezzo troppo alto che il Sud paga per la fuga dei cervelli», l'unica esportazione che non va bene. E ancora, la necessità di sostenere l'imprenditoria femminile. Alla Fiera del Levante Conte è stato per la terza volta, per tutti i suoi tre anni da presidente, da uomo del Sud, chiamato a dare una risposta al Sud. Non la solita. Stavolta dovrà essere diversa. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia