M5S, post choc del consigliere regionale: «Aggredito a Lecce da un attivista»

M5S, post choc del consigliere regionale: «Aggredito a Lecce da un attivista»
Nessuno può pensare che partiti e movimenti, anche quelli dalla compattezza apparentemente granitica, siano esenti da conflitti interni e l'incidente delle scorse ore...

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Nessuno può pensare che partiti e movimenti, anche quelli dalla compattezza apparentemente granitica, siano esenti da conflitti interni e l'incidente delle scorse ore nel Movimento 5 Stelle pugliese dimostra che anche tra i pentastellati gli scivoloni esistono e qualcuno - proprio dall'interno - non vede l'ora di farli venire a galla.

La vicenda risale a ieri sera quando il consigliere regionale Tony Trevisi ha presenziato a un gazebo del M5S allestito in piazza ed è stato attaccato in malo modo da uno degli storici attivisti che gli ha rivolto pesanti accuse di fronte a tutti. L'attacco - stando a quanto riferito - sarebbe stato particolarmente brutale e inatteso, ma soprattutto avrebbe abbracciato vari aspetti dell'operato del consigliere regionale, dalle "casette per l'acqua" ai rapporti con alcuni esponenti Pd. Insomma un'aggressione verbale in piena regola.
Il consigliere non se l'è tenuta e una volta riavutosi dallo choc, ha pubblicato un lungo post nel gruppo fb del Meetup leccese, denunciando l'accaduto e chiedendo l'allontanamento immediato dell'attivista “visti i suoi atteggiamenti violenti”.
Inutile dire che pur essendo in un gruppo chiuso, il post - che usa un linguaggio decisamente esplicito - ha iniziato a girare sul web, scatenando il dibattito ma anche una certa ironia sull'armonia interna al movimento. Raggiunto al telefono Trevisi ha specificato che si trattava di una denuncia destinata ai membri del gruppo cui seguirà quella alle autorità competenti e non di un post pubblico, in caso contrario - specifica Trevisi - avrebbe usato toni e modi differenti. «Credo che i pugliesi abbiano ben altro di cui preoccuparsi - prosegue il consigliere regionale - piuttosto che delle nostre beghe interne. Ma è chiaro che nonostante si sia trattato di una vicenda privata qualcuno nel gruppo abbia voluto farla venire fuori e di questo sono rammaricato».

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Quotidiano Di Puglia