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La Regione Puglia accelera sul recupero delle liste d’attesa nella sanità e dà il via libera alle prestazioni sanitarie aggiuntive negli ospedali. Le Asl pugliesi, le Aziende Ospedaliere e degli Irccs (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) pubblici del Servizio Sanitario Regionale, entro il 31 marzo prossimo dovranno predisporre l’aggiornamento del “Programma attuativo aziendale per il recupero delle liste di attesa” e specificare le nuove misure da intraprendere nel corso dell’anno 2023. Pena in caso di ritardo la decadenza dei direttori generali e la nomina di commissari ad acta. Il provvedimento è stato approvato ieri in Giunta regionale e sarà finanziato in parte con i 30 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio.
Il piano
La Regione ha inteso definire un piano complessivo di potenziamento dell’offerta assistenziale, attraverso il coinvolgimento delle strutture pubbliche e private accreditate, che possa consentire di ridurre le liste d’attesa. Il piano dovrà essere predisposto dalle Asl e dalle aziende ospedaliere sulla base di disposizioni e indirizzi che dovranno tener conto della “prima visita specialistica/prestazione” (che rappresenta il primo accesso dell’assistito al Sistema Sanitario Regionale relativamente ad un problema di salute che viene clinicamente affrontato per la prima volta) e la “visita di controllo” o di follow up, (cioè successiva ad un inquadramento diagnostico concluso, in cui un problema già noto viene rivalutato dal punto di vista clinico e la documentazione sanitaria esistente viene aggiornata).
L'assessore
«Il provvedimento – ha commentato l’assessore alla sanità pugliese, Rocco Palese - è un ulteriore segnale di grande attenzione della Regione Puglia al tema delle liste d’attesa e ai bisogni complessivi di salute dei cittadini pugliesi. Vigileremo perché il piano sia attuato e sarà oggetto di apposito monitoraggio bimestrale. La mancata attuazione di quanto previsto dalla Giunta regionale determinerà l’avvio del procedimento di decadenza dei Direttori generali». Di fatti, qualora le Asl non concludano, con aziende ospedaliere e istituti pubblici di territorio, il piano di recupero delle liste d’attesa, «è previsto l’intervento sostitutivo della direzione del dipartimento Promozione della Salute – precisa la nota regionale - che con atto dirigenziale nominerà un commissario ad acta». Nomina del commissario che interverrà anche qualora, a seguito della verifica del primo bimestre, saranno riscontrate gravi criticità o il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti. Infine, l’inosservanza del provvedimento adottato dalla Giunta determinerà l’avvio del procedimento di decadenza del direttore generale, secondo previsto dal quadro normativo e dei provvedimenti della Regione Puglia.
Sulle prestazioni aggiuntive che dovranno essere rese «nei festivi o in notturna - chiude Palese - apriremo il confronto con le organizzazioni sindacali, ma non ho motivo di pensare che non diano la loro disponibilità alla luce delle posizioni forti tenute su liste d'attesa in questi mesi».
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