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Le grotte preistoriche del Salento come patrimonio mondiale Unesco: un primo passo per avviare l'iter è stato fatto oggi, in Consiglio regionale, con l'approvazione unanime della mozione presentata dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani
«È un obiettivo a cui tengo particolarmente - spiega Pagliaro - perché può mettere a frutto un immenso giacimento quasi sconosciuto. Nelle viscere di queste grotte sono custodite, ancora intatte dopo millenni, le prime tracce della nostra civiltà.
Nella mozione Pagliaro presenta un elenco dettagliato delle grotte più importanti che potrebbero essere legate in questo percorso di conoscenza. Due esempi su tutti: la Grotta dei Cervi a Porto Badisco, considerata la Cappella Sistina della preistoria, e la Grotta di Agnano ad Ostuni, che custodisce la madre più antica del mondo, una giovane donna morta al nono mese di gravidanza col suo bambino ancora in grembo, circa 28mila anni fa. «Con l’approvazione unanime da parte del Consiglio della mia mozione - conclude Pagliaro - e con l’impegno manifestato dalla consigliera delegata alla cultura Di Bari, parte dal Governo regionale un’azione di pressing che mi auguro possa portare presto al riconoscimento di patrimonio Unesco per le grotte preistoriche salentine, in modo da recuperare la nostra preistoria e farne una leva di promozione del turismo culturale e dell’economia del territorio».
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