È stata, è e sarà, anche in questo strano sprint finale, una campagna elettorale avara di molte cose. Per esempio, di dibattiti al fulmicotone tra candidati....
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È successo a Barletta, in occasione della commemorazione dell'ex sindaco Francesco Salerno. Fitto ha appena parlato, torna al suo posto e sta per andare via, alle sue spalle - seduto, non notato dall'eurodeputato - c'è Emiliano. Che s'alza e lo saluta: «Raffaele, non ti stancare...», sorride il governatore commentando i ritmi della campagna fittiana. La risposta è immediata, tra il serio e il faceto: «Caro Michele, mi sto stancando in questi giorni per far riposare te nei prossimi cinque anni...». Sorrisi d'ordinanza sotto le mascherine e avanti così.
«Michele» e «Raffaele»: il tu e l'utilizzo del nome sono consuetudine antica tra i due, nonostante tutto e nonostante i veleni, soprattutto recenti e legati alla battaglia per la Regione. Un rapido scambio, con stessi accenti, c'era stato nei giorni scorsi a Bari, nella sede di Confindustria Puglia: l'associazione aveva invitato, uno alla volta, i candidati governatore per incalzarli e per sottoporre loro istanze e proposte, l'incrocio davanti agli uffici di Confindustria è stato fugace: «Ma Raffaele, chi te lo fa fare, hai già fatto il governatore e sai quanto ti costa e quanto stanca...», «e infatti per questo lo faccio, per non far stancare te». Insomma: schermaglie minime, piccoli assaggi in una campagna anomala, asfittica, condizionata dalla pandemia e dall'estate. «Michele» e «Raffaele» si sono pure punzecchiati a distanza con i video social: il governatore ricordando le contestazioni di piazza all'indirizzo di Fitto quando questi era al governo della Puglia, e il candidato del centrodestra ripescando le "ammissioni" di Emiliano, che in passato ha "difeso" alcune scelte fittiane. Associazioni, testate giornalistiche, sindacati hanno provato in queste settimane a organizzare dibattiti a viso aperto, ma finora non c'è stato nulla da fare. Soprattutto da parte di Emiliano. È il segno, anche, di una politica che cambia e che cestina vecchi riti all'apparenza intramontabili.
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Quotidiano Di Puglia