Xylella, Salento da ricostruire. L'assessore regionale Pentassuglia: «Per rigenerare abbiamo chiesto altri 700 milioni»

Xylella, Salento da ricostruire. L'assessore regionale Pentassuglia: «Per rigenerare abbiamo chiesto altri 700 milioni»
«Richiesti ulteriori 700 milioni per ricostruire complessivamente l’intero Salento». A parlare è l’assessore regionale alle politiche...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Richiesti ulteriori 700 milioni per ricostruire complessivamente l’intero Salento». A parlare è l’assessore regionale alle politiche agricole Donato Pentassuglia, a dieci mesi dall’inizio del suo mandato, presente ieri a Lecce, per una giornata d’incontri sul campo, con la visita in alcune aziende agricole del territorio colpite da xylella fastidiosa e che hanno reimpiantato nuovi oliveti, seguite poi dall’incontro organizzato dagli agricoltori salentini nella sede leccese di Confagricoltura. 


Contrasto alla xylella, sblocco delle risorse, diversificazioni e liberalizzazione degli impianti gli argomenti trattati nell’ottica di un’azione integrata per la ripartenza del settore agroalimentare salentino, duramente colpito dagli “tsunami dell’agente patogeno e dalla burocrazia”, come sottolineato in apertura di incontro dal presidente regionale di Confagricoltura, Luca Lazzàro. 
«In Salento ho trovato una comunità vivace, dalle grandi potenzialità e con un passato glorioso devastato dalla xylella – ha esordito l’assessore Pentassuglia. Il nostro obiettivo è realizzare un’azione integrata che metta insieme l’agricoltura con ambiente, lavoro e formazione, perché questa unione determini anche l’inclusione di turismo e trasporti. Guardiamo al futuro non solo in termini di paesaggio, ma anche di economia. In questo contesto è importante il ruolo che sta svolgendo il Dajs (Distretto agroalimentare di qualità Jonico Salentino), soggetto terzo rispetto alla politica, che permette di sburocratizzare e coordinare al meglio il processo. Il nostro lavoro è in continua evoluzione, stiamo predisponendo bandi semplici, snelli e attuabili da tutti, in attesa dei fondi del Pnrr e dello sblocco da Roma di buona parte dei 300milioni. Inoltre ho chiesto al Governo centrale altri 700 milioni per ricostruire complessivamente l’intero Salento». 

L'incontro a Lecce

Confronto tra l’assessore regionale e gli agricoltori presenti che ha toccato anche il tema della “parcellizzazione” del territorio salentino, strutturato per l’80 per cento da terreni di grandezza massima di 2 ettari. «Il frazionamento è una grande opportunità rapportata alla bellezza di un territorio, ma al tempo stesso è anche una criticità – ha precisato Pentassuglia. La forte parcellizzazione ci porta ad avere tantissimi soggetti che hanno terreni con un’estensione modesta, che non possono però essere abbandonati, ma devono essere inseriti in un circuito integrato, con contratti di filiera, consorzi o rete di cooperazione, che fortifichi la presenza di tutti quanti sulla diversa filiera produttiva, che non è solo l’olio, ma è una diversificazione che dia misure agroambientali e agro-climatiche così come il mondo scientifico ci ha certificato». 


Chiusura infine dedicata al contrasto alla xylella, batterio che ha devastato l’economia della provincia e il suo panorama. «La xylella, oggi, non ha alcuna evidenza scientifica – ha spiegato l’assessore alle politiche ambientali - quindi per rallentare al massimo l’avanzata, bisogna diversificare la produzione. E in quest’ottica, la diversificazione delle culture, ottenuta il 18 febbraio scorso, si sta evolvendo con la capacità d’impresa e la disponibilità a discutere e interagire. La liberalizzazione degli impianti con diversificazione è una questione seria e molto attenzionata, perché stiamo lavorando con tutti quelli che sono i vincoli che impattano nelle diverse aree del nostro territorio. Su 600 domande che abbiamo in lavorazione, solo 90 hanno chiesto di cambiare il particellare, mentre 36 devono ancora avere l’autorizzazione. Il resto è stato già autorizzato. Questo però è un particolare, in un processo molto più ampio – ha concluso Pentassuglia - finalizzato ad un progetto integrato che mira non solo a dare reimpianto, ma a favorire paesaggio ed economia dell’intero Salento». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia