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BARI - Si complica la battaglia davanti ai giudici amministrativi per la chiusura delle scuole in Puglia: il ministero dell’Istruzione si è costituito - tramite l’Avvocatura dello Stato di Bari - nella causa aperta davanti al Tar Puglia su ricorso del Codacons, che il 5 novembre ha chiesto la sospensione dell’ordinanza con cui il 28 ottobre la Regione aveva bloccato le attività didattiche in presenza. Il Tar il 6 novembre ha accolto la richiesta cautelare ed emesso un decreto che sospendeva l’ordinanza. A seguire, il governatore Michele Emiliano ha firmato una nuova ordinanza, che ha disposto la ripresa delle lezioni in presenza (o, a scelta della didattica a distanza) dal 7 novembre. Il Tar aveva anche fissato l’udienza per la discussione nel merito del ricorso Codacons al 3 dicembre e la Regione - convinta che debba ripristinarsi l’ordinanza di chiusura - ne ha chiesto l’anticipazione al 18 novembre. Il ministero - che si è sempre detto contrario alla sospensione delle lezioni in presenza - ha dato mandato all’Avvocatura distrettuale dello Stato di Bari di costituirsi nel giudizio instaurato su ricorso del Codacons e ha chiesto di essere sentito in Camera di Consiglio. Intanto l'udienza, su richiesta della Regione, è stata anticipata al 18 novembre.
Una notizia, quella della costituzione in giudizio del ministero, che arriva a poche ore dall'avvio delle trattative tra il dicastero di Lucia Azzolina e l'esecutivo pugliese di Michele Emiliano alla ricerca di una soluzione, con la mediazione del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, pugliese.
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