Scuole aperte? Il Ministero dell'Istruzione si costituisce al Tar nel giudizio sull'ordinanza della Regione Puglia. La via sempre più stretta per una soluzione

Scuole aperte? Il Ministero dell'Istruzione si costituisce al Tar nel giudizio sull'ordinanza della Regione Puglia. La via sempre più stretta per una soluzione
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Martedì 10 Novembre 2020, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 16:36

BARI -  Si complica la battaglia davanti ai giudici amministrativi per la chiusura delle scuole in Puglia: il ministero dell’Istruzione si è costituito - tramite l’Avvocatura dello Stato di Bari - nella causa aperta davanti al Tar Puglia su ricorso del Codacons, che il 5 novembre ha chiesto la sospensione dell’ordinanza con cui il 28 ottobre la Regione aveva bloccato le attività didattiche in presenza. Il Tar il 6 novembre ha accolto la richiesta cautelare ed emesso un decreto che sospendeva l’ordinanza. A seguire, il governatore Michele Emiliano ha firmato una nuova ordinanza, che ha disposto la ripresa delle lezioni in presenza (o, a scelta della didattica a distanza) dal 7 novembre. Il Tar aveva anche fissato l’udienza per la discussione nel merito del ricorso Codacons al 3 dicembre e la Regione - convinta che debba ripristinarsi l’ordinanza di chiusura - ne ha chiesto l’anticipazione al 18 novembre. Il ministero - che si è sempre detto contrario alla sospensione delle lezioni in presenza - ha dato mandato all’Avvocatura distrettuale dello Stato di Bari di costituirsi nel giudizio instaurato su ricorso del Codacons e ha chiesto di essere sentito in Camera di Consiglio.

Intanto l'udienza, su richiesta della Regione, è stata anticipata al 18 novembre.

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Una notizia, quella della costituzione in giudizio del ministero, che arriva a poche ore dall'avvio delle trattative tra il dicastero di Lucia Azzolina e l'esecutivo pugliese di Michele Emiliano alla ricerca di una soluzione, con la mediazione del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, pugliese.

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