La protesta dei fuorisede: «Abbiamo speso centinaia di euro per votare». Mattinata difficile sui treni

La protesta dei fuorisede: «Abbiamo speso centinaia di euro per votare». Mattinata difficile sui treni
«Io voto fuorisede». La protesta corre veloce sui social e riguarda tanti ragazzi, soprattutto studenti universitari, che sono stati "costretti" a rientrare...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Io voto fuorisede». La protesta corre veloce sui social e riguarda tanti ragazzi, soprattutto studenti universitari, che sono stati "costretti" a rientrare a casa per votare (in Italia sono 5 milioni, diverse centinaia di migliaia riguardano la Puglia). La legge, su questo punto, è chiara: si vota dove si ha la residenza. È usanza diffusa per gli universitari fuorisede non spostare la residenza. Ed ecco il gioco. Con treni fin troppo spesso in ritardo e con costi alti, per quanto Trenitalia abbia garantito uno sconto del 70% sul costo del biglietto. Agevolazione che a tanti ragazzi non va bene: "Perché dobbiamo pagare il 30% del biglietto?", chiedono. E sui social la protesta prende piede in maniera importante, soprattutto su Instagram. 

La protesta sui social

«Il tuo pieno diritto di voto ancora una volta non è stato garantito e hai dovuto spendere dei soldi, di tasca tua, per esercitare un diritto sancito dalla Costituzione. Diciamo alla politica, di tutti i colori e gli schieramenti che siamo stanch*!», scrivono in un post comune Unione degli Universitari, il Comitato Fuorisede e the good lobby ita. La protesta è accompagnata da decine di ragazzi che ci mettono la faccia e un cartello, scrivendo la tratta che hanno dovuto percorrere e il prezzo pagato.

C'è chi ha viaggiato da Ostuni o da Brindisi (la denuncia: 163 euro per tornare in città da Ferrara). C'è chi lamenta le 12 ore di treno, al di là dell'aspetto economico. E se è vero che molte Università hanno deciso di sospendere le attività (lezioni incluse) per lunedì, così da garantire un rientro comodo, i ragazzi pongono l'accento su una questione: "Tra i grandi paesi dell'Europa, solo in Italia non è possibile votare a distanza per motivi di studio e lavoro". Non è una presa di posizione politica, quanto una richiesta trasversale: "Permetteteci di votare fuorisede". 

Ritardi sulla Bari-Lecce

In mattinata, per altro, i treni che percorrevano la tratta Bari-Lecce hanno fatto registrare ritardi fino a un'ora sui tempi di percorrenza. Stazioni affollate e percorsi a rilento, secondo quanto denunciano gli utenti sui social. Al di là delle tariffe agevolate, probabilmente non il modo migliore per viaggiare e votare. 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia