Guerra aperta con Berlusconi: Fitto medita la candidatura alla Regione

Guerra aperta con Berlusconi: Fitto medita la candidatura alla Regione
LECCE - Una voce insistente, che descrive con sufficiente chiarezza il clima di guerra che si respira in Forza Italia, su scala nazionale e pugliese: Raffaele Fitto sarebbe...

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LECCE - Una voce insistente, che descrive con sufficiente chiarezza il clima di guerra che si respira in Forza Italia, su scala nazionale e pugliese: Raffaele Fitto sarebbe disposto a candidarsi a governatore alle prossime elezioni regionali pugliesi. L'eurodeputato salentino, leader dei dissidenti e "ricostruttori" in rotta di collisione con Silvio Berlusconi, scenderebbe in campo in prima persona e a prescindere da un eventuale passo indietro di Francesco Schittulli, candidato (al momento unitario) del centrodestra.




La squadra. Con Fitto si candiderebbero non solo tutti i consiglieri regionali uscenti a lui vicini, ma anche molti altri dirigenti di spicco di Forza Italia. I candidati confluirebbero in liste civiche: il simbolo del partito resterebbe in mano a Luigi Vitali, neo-segretario del partito in Puglia e berlusconiano di ferro. L'uomo scelto dall'ex premier, cioè, per ostacolare lo strapotere di Fitto in Puglia.



Le motivazioni. Proprio il ruolo di Vitali è fondamentale in quanto sta succedendo: da settimane va avanti il braccio di ferro tra il segretario (spalleggiato da Berlusconi) e i fittiani, che chiedono di essere candidati nelle liste forziste (consiglieri regionali uscenti in primis), ma che non riconoscono ruolo e legittimazione di Vitali, al punto da disertare tutti gli incontri convocati dall'uomo di fiducia di Berlusconi. E l'ipotesi dell'epurazione dei fittiani dissidenti dalle liste di Fi è infatti sempre più concreta. Una circostanza nemmeno troppo velatamente emersa ieri sera, durante il vertice a tre Berlusconi-Schittulli-Vitali.



Il vertice. Era stato proprio Schittulli a chiedere l'incontro a palazzo Grazioli, residenza romana del leader azzurro. Il candidato governatore domenica scorsa, durante la manifestazione barese dei "ricostruttori" fittiani, aveva pubblicamente spiegato che «nel centrodestra pugliese tutti siamo necessari, ma solo Raffaele è indispensabile». Parole poco gradite da Vitali e da Berlusconi, ma di fatto confermate da Schittulli nel faccia-a-faccia con l'ex premier: «Presidente, non possiamo fare a meno della candidatura in Fi degli uomini di Fitto e del suo apporto». Berlusconi è stato tuttavia irremovibile: «Nessun veto, ma devono chiedere la candidatura a me e a Vitali». Cosa che non accadrà mai, proprio perché i fittiani non sono disposti a "legittimare" il ruolo del neo-segretario, nominato dopo il commissariamento del partito pugliese.



La chiave di lettura. Resta ora da capire se l'indiscrezione sulla candidatura di Fitto è un'arma di pressione su Berlusconi impugnata dai fittiani per stanarlo, o se davvero l'eurodeputato ha ormai optato per un clamoroso ritorno sulla scena pugliese: Fitto è stato già governatore dal 2000 al 2005, anno in cui fu sconfitto da Nichi Vendola.



LE REAZIONI:

Schittulli


Vitali



F.G.G. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia