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Si chiuderà il 15 gennaio 2024 la prima selezione per startup e giovani che sviluppano soluzioni e servizi con una connessione spaziale e vogliono partecipare al programma di incubazione Esa Bic (Business Incubation Centre) di Brindisi che prevede una serie di incentivi, tra i quali: un contributo a fondo perduto di 50 mila euro, l’accompagnamento di una squadra di professionisti con esperienza tecnica e manageriale per superare gli ostacoli e l’accesso a laboratori all’avanguardia. Il programma Esa (Agenzia spaziale europea) Bic di Brindisi è coordinato dal Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) e ha supporto del Politecnico di Bari, dell'Università di Bari, dell'Università del Salento e di diversi partner industriali, oltre che dell'Agenzia Spaziale Italiana. Il progetto è finanziato dalla Regione Puglia. Il Dta ha sede presso la Cittadella della Ricerca di Brindisi e lì è stato localizzato il programma dell’Esa Bic.
Le opportunità
Il network degli Esa Business Incubation Centre conta 29 centri in Europa, tra quello di Brindisi, che è il primo e unico nodo nel Mezzogiorno d'Italia.
Le dichiarazioni
Il presidente del Dta (Distretto tecnologico aerospaziale), Giuseppe Acierno, sottolinea che "con l'apertura del primo incubatore per start up dell'Agenzia spaziale europea nel Sud Italia, in Brindisi, la cui gestione è in capo al Dta, si apre una concreta opportunità per giovani ed imprese del Mezzogiorno. Lo spazio oggi costituisce sempre più una fonte di tecnologie da valorizzare sul mercato e l’unione fra tecnologie spaziali e digitali produce già trasformazioni radicali a livello industriale. Cambiano velocemente processi, prodotti e servizi, modelli di business, e vediamo nascere nuove imprese che danno vita ad una vera nuova economia che coinvolge fornitori di servizi e aziende di settori molto diversi fra loro". "Abbiamo deciso di fare un importante investimento per portare nel Sud Italia l'incubatore che si integrerà con gli altri 28 della rete europea. Un grande sforzo con il quale siamo riusciti a vincere la competizione nazionale per entrare nella rete italiana dei Bic insieme a realtà come i politecnici di Torino e Milano. Si tratta di un risultato che ci motiva ulteriormente per inseguire nuove sfide e traguardi e per consolidare il percorso fatto in questi anni che ci ha portato a divenire un punto di riferimento dell'aerospazio nel sistema comunitario", conclude Acierno.
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