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«Bentornato, presidente». È la formula con la quale, nella Capitale, si accoglie la riconferma al Colle di Sergio Mattarella ma pure quella che apre la settimana in via Gentile. Michele Emiliano lascia i gradi da grande elettore e rimette quelli da Governatore, che pure non ha mai smesso del tutto. Certo, i sette giorni all’ombra del Quirinale non sono passati invano, se è vero che il borsino del day after tra vincitori e vinti inaugura la campagna elettorale delle prossime Politiche.
L'AGENDA
E così, il primo banco di prova potrebbe essere il dossier del rimpasto nell’esecutivo. È rimasto congelato ma, a metà settimana, è tornata a circolare la voce della rosa di nomi proposta dai democratici per scardinare uno schema che era parso ad un passo dal concretizzarsi: l’ex pidiellino e direttore di distretto Rocco Palese alla Sanità, Gianfranco Lopane al Turismo, Grazia Di Bari alla Cultura ma da “super consigliera” e senza scranno assessorile. Il ventaglio di possibilità targate Pd si sarebbe ridotto ad un tandem di papabili: il capogruppo della pattuglia in Consiglio, Filippo Caracciolo, e il presidente della commissione Bilancio, Fabiano Amati. Entrambi big di preferenze, entrambi provenienti da province “ancelle” per rappresentanza in squadra. Fatto sta che la tempistica con la quale il rumor è tornato a fare capolino ne fa un monito, a neppure troppo futura memoria.
LA COMMISSIONE
Sembra fantapolitica, anche perché nell’immediato c’è una macchina da far correre: proprio oggi, ad esempio, torna in commissione Bilancio – e poi in seduta congiunta con i colleghi della commissione Salute - l’analisi della gestione di due anni di emergenza sanitaria, da parte dell’ente: sono attesi il Direttore del Dipartimento Bilancio, Affari generali ed Infrastrutture e il Dirigente della sezione Provveditorato ed Economato per un rendiconto analitico delle spese sostenute nel corso dell’ultimo quinquennio. Già una settimana fa, si era tornati a passare al setaccio i dossier: cento affidamenti diretti soltanto nel 2020, tra quelli ottenuti mettendo o meno a confronto i preventivi, per autoambulanze, collaudi, ristorazione e pulizia. E 17 milioni di euro, spesi dalla Regione per acquistare dalla Cina mascherine, dispositivi di protezione facciali monouso e materiale per la produzione di Dpi e apparecchiature sanitarie, soltanto a citare alcuni degli elementi venuti alla luce finora, dopo il terremoto che ha decapitato la Protezione Civile. Non c’è convocazione ma Francesco Ventola – quota FdI – ha chiesto che sia lo stesso Michele Emiliano a riferire sul braccio di ferro interno all’Apulia Film Commission: più che un dissidio quello che divide la presidente – Simonetta Dellomonaco – dal Dg Antonio Parente. Nonostante la trasferta capitolina, il capo della Giunta ha chiesto la riunione dell’assemblea dei soci e i componenti del cda dimissionari sono stati sostituiti con una nuova terna. Giovedì, l’organo dovrà discutere dell’eventuale revoca dell’incarico di direttore generale ai danni di Parente, già sospeso per dieci giorni e accusato dalla project manager mesagnese di averla aggredita fisicamente e verbalmente. «Bentornato, presidente», appunto. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia