Michele Emiliano lascia il Pd sulla carta, ma - sostiene - non nello spirito, l'effetto domino su Regione e centrosinistra comunque ci sarà e la chiave di lettura...
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Ci sono tuttavia due circostanze che aprono scenari ancora inesplorati. Primo: la ricandidatura di Emiliano era stata consacrata poche settimane fa da un documento della Direzione regionale Pd, dunque adesso il governatore resterà in ogni caso il candidato dei democratici? Seconda circostanza (collegata alla prima): i renziani, o comunque la non indifferente area critica Pd che contesta Emiliano, adesso si attrezzerà con maggior convinzione per trovare un nome alternativo, da candidare alle primarie o chissà anche oltre? Insomma, la scelta del governatore non sarà priva di conseguenze politiche. D'altro canto, il già citato documento del Pd sembrava voler vincolare Emiliano nella scelta degli alleati, ma si tratta di lacci ora ancora più labili di prima. «Noi esponenti della sua area politica Fronte Democratico - commenta intanto Domenico De Santis, vicepresidente nazionale Pd - continueremo a combattere nel Pd affinché torni ad essere il partito del lavoratori, dell'ambiente, del mondo della scuola e degli ultimi. Questa condizione gli consentirà di dedicarsi completamente alla Puglia e ai pugliesi con più forza ed energia».
Emiliano è iscritto al Pd sin dalla sua fondazione del 2007. Il procedimento disciplinare davanti al Csm (attivato nel 2013) era stato sospeso dopo che la commissione disciplinare aveva sollevato davanti alla Consulta, su richiesta del governatore stesso, la questione di legittimità costituzionale della norma che vieta ai magistrati l'iscrizione ai partiti politici. Questione che è stata ritenuta infondata dalla Corte costituzionale: tradotto, il vincolo imposto ai magistrati non entra in conflitto con alcun articolo della Costituzione. Prima della sospensione del processo, il procuratore generale della Cassazione aveva chiesto per Emiliano la condanna alla sanzione più mite, cioè l'ammonimento. Il governatore ha però anticipato tutti. Ma i riflettori sono ora puntati sugli effetti politici a medio e lungo termine. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia