Sono infondate le censure al divieto di iscrizione o partecipazione sistematica e continuativa dei magistrati ai partiti politici. Lo ha stabilito la Corte costituzionale,...
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La Corte costituzionale, si legge in una nota della Consulta, «ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale riguardanti l'illecito disciplinare che vieta l'iscrizione o la partecipazione sistematica e continuativa dei magistrati a partiti politici». La disposizione era stata censurata dalla Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura nella "vicenda Emiliano" ed è «contenuta nell'articolo 3, comma 1, lettera h, del decreto legislativo 109/2006 di riforma del sistema disciplinare dei magistrati». La Sezione disciplinare lamentava, in particolare, la violazione degli articoli 2, 3, 18, 49 e 98 della Costituzione. La motivazione della sentenza sarà depositata nelle prossime settimane. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia