LECCE - Lo Stivale capovolto, nonostante tutto: dall’ Istat un'iniezione di fiducia. Fanno statistica e morale i dati sull'occupazione relativi al quarto...
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L’occupazione cresce per il secondo anno consecutivo (+186 mila, +0,8%), a ritmi più sostenuti rispetto al 2014, portando il tasso di occupazione al 56,3% (+0,6%). L’incremento del lavoro alle dipendenze (+207 mila unità, +1,2%) riguarda soprattutto gli uomini e nella metà dei casi il tempo indeterminato. Benvenuti al Sud, dunque. Un altro Sud? Stando al rapporto dell’ Istat , nel Mezzogiorno la crescita del tasso di occupazione sarebbe dovuta soprattutto agli andamenti positivi di Basilicata, Sardegna, Sicilia e Puglia (incrementi tra 1 e 2 punti). La Calabria è l’unica regione meridionale con l’indicatore in calo. Il tasso di disoccupazione si riduce in tutte le regioni a eccezione dell’Abruzzo, dove il tasso rimane sostanzialmente invariato; in Campania e Puglia si segnalano le riduzioni più forti (-1,9% e -1,8%). Tra le province del Mezzogiorno, Carbonia-Iglesias, Sassari, Medio Campidano, Trapani e Benevento registrano incrementi del tasso di occupazione pari o superiori ai 3 punti; Cosenza è l’unica provincia della Calabria con un dinamica positiva dell’indicatore mentre le altre presentano una diminuzione superiore a un punto, così come Pescara, Barletta-Andria-Trani, Agrigento, Nuoro, Ogliastra e Olbia-Tempio. Segno positivo anche nel Salento: il tasso di disoccupazione si riduce con maggiore intensità (3%) nella provincia di Lecce, mentre gli incrementi maggiori si segnalano a Crotone, Reggio Calabria, Nuoro, Catanzaro e Ragusa (1% e 4%). Positivo nel complesso il dato delle provincie di Lecce, Brindisi e Taranto, che fanno registratare un aumento del tasso di occupazione compreso tra 0,2% e 2%. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, diminuisce a Brindisi (1,9%) e aumenta (0,1%) a Taranto. Tra i grandi comuni del Mezzogiorno, soltanto Bari e Palermo presentano un andamento positivo del tasso di occupazione: nell’ordine +1,2% e 0,9%. Semplici indicatori. Ma dai quali bisogna pur ripartire: per uscire dal tunnel. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia