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«Lockdown per i non vaccinati sul modello austriaco, soprattutto in vista del Natale». La curva del contagio continua a puntare verso l’alto e tra i governatori torna a crescere l’allarme. In vista di nuove restrizioni, la Conferenza è già pronta a chiedere al governo che eventuali limitazioni da zona gialla o arancione siano valide solo per i non immunizzati. Un fronte aperto nei giorni scorsi dal presidente del Friuli, Massimo Fedriga e condiviso da altri governatori. E sulle stessa trincea si schiera anche Michele Emiliano: «La mia posizione è identica a quella del presidente della Conferenza» tira dritto il governatore di Puglia.
In Puglia i casi raddoppiano e l'incidenza balza all'1.71%
Del resto anche in regione il virus sembra aver ripreso la sua corsa. E i dati del bollettino epidemiologico lo confermano: in appena 24 ore il numero dei nuovi casi è più che raddoppiato. Dai 161 positivi rilevati martedì si è passati ai 379 nuovi contagi registrati ieri. Crescita significativa anche in relazione al tasso di positività: se martedì era pari allo 0.76% su 21.059 test eseguiti, ieri la percentuale è salita a quota 1.71% a fronte di 22.116 tamponi. Il bollettino rileva, inoltre, altri due morti. Negli ospedali fortunatamente la situazione resta sotto controllo: il tasso di occupazione dei posti letto in area media è pari al 7%, nelle terapie intensive si attesta invece al 5%. Ancora numeri da zona bianca, dunque, in Puglia come nel resto d’Italia.
L'offensiva dei governatori: «Restrizioni solo per i no vax sul modello austriaco»
Ma i governatori temono una nuova offensiva della pandemia: il giallo, ma ancor di più l’arancione, fanno paura.
Stefàno (Pd): «Green pass rafforzato e limitazioni ai non vaccinati»
In pressing sull’Esecutivo anche la politica. «Oggi oltre 10.000 nuovi casi. La situazione torna critica. Acceleriamo subito con terze dosi, green pass rafforzato e limitazioni ai no-vax. Basta con gli indugi, avanti con modello 2G» ha scritto ieri in un tweet il senatore del Pd Dario Stefàno, presidente della commissione Affari europei.
L'alt del governo: «Nessuna stretta in vista»
Dal governo, tuttavia, nelle scorse ore è arrivato il primo alt. «Non è allo studio nessuna stretta sul modello austriaco», hanno spiegato fonti di Palazzo Chigi, sottolineando che i dati del contagio in Italia non sono paragonabili a quelli dell’Austria, che la situazione nelle terapie intensive a oggi è sotto controllo e che continua il monitoraggio dei dati, con una valutazione prevista a dicembre. E anche la ministra Mariastella Gelmini ha ribadito che le decisioni assunte, «consentono al nostro paese di restare aperto. Abbiamo l’84% di cittadini vaccinati con due dosi, il governo monitora con grande attenzione l’andamento dei contagi, sollecita la terza dose, ha varato indicazioni sui mezzi di trasporto, per il momento ci fermiamo qui». Ma da parte delle Regioni la pressione resta. Si vedrà.
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Quotidiano Di Puglia