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Molti di noi hanno ancora negli occhi le lacrime di gioia di Nicoletta Manni, la trentaduenne salentina nominata prima ètoile della Scala. La danzatrice, icona di come i sogni si possano realizzare anche partendo dall'estrema periferia, ci introduce nel mondo ampio e multiforme della danza. Mettendo da parte il percorso di Nicoletta, possiamo imbatterci nel panorama ricco e variegato della realtà pugliese, dove si prova a spiccare il volo non solo con scarpette e tutù. E dove anche la contemporanea ha le sue punte di diamante.
Da circa 10 anni esiste infatti il Network Internazionale Danza Puglia, una rete che mette insieme, facendo in modo che la perifericità non sia un handicap, un nutrito gruppo di attività formative legate alla danza contemporanea. Scuole, accademie e associazioni sono legate dal sogno di Ezio Schiavulli, che dopo l’esperienza francese ha deciso di riversare in Puglia quanto appreso. Con la sua associazione, Riesco, il danzatore e coreografo organizza ogni anno anche un festival dedicato alla formazione, alla permanenza e al coinvolgimento delle realtà locali. Il tema di quest'anno è “tessere trame”, un proposito non solo ideale legato alla fisicità dei corpi ma anche pragmatico. «L'idea del network nasce dieci anni fa – spiega Ezio Schiavulli - dopo essermi ritrovato in Puglia per motivi personali ma mantenendo il ponte con la Francia.
Le dichiarazioni
«A distanza di dieci anni le problematiche restano ma nelle scuole di danza c’è un’attenzione alla professionalità inedita. Con il Covid c’era stata una vera “strage”, molti avevano chiuso e altri avevano fatto molti passi indietro. Noi non abbiamo mai mollato e appena ne abbiamo avuto l’occasione abbiamo riaperto grandi spazi, organizzato eventi e rimesso in piedi la rete». Il network, che ha al suo interno un centinaio di studenti, si occupa anche di collocamento e informazione. Oggi gli allievi e anche i docenti hanno l’opportunità di formarsi con professionisti internazionali provenienti da tutto il mondo, sensibili all’evoluzione e alla crescita artistica tout-court, divenuti, oggi, ambasciatori della filosofia dello stesso Network. «Il network non è un’Accademia ovviamente ma rappresenta un punto di riferimento per chi forma. Per fare in modo che chi inizia possa ricevere una base di formazione e informazioni - prosegue Schiavulli -. Un background fondamentale per capire che strada prendere e anche quali scuole scegliere per l’alta formazione. La formazione sta nello sguardo che offre e anche dalla base che garantisce. È come fare un’università. Il curriculum conta ed è necessario che chi inizia abbia ben chiari gli obiettivi. Sia che decisa di andarsene sia che decida di restare. E oggi anche per chi danza, questo è possibile». Domani intanto nel Foyer del Teatro Traetta di Bitonto si terrà la conferenza stampa di presentazione della rassegna di danza contemporanea "L'arte dello spettatore", inserita all'interno della decima edizione del Network Internazionale Danza Puglia, sostenuta da Comune di Bitonto e Teatro Pubblico Pugliese.
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