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«La Didattica a distanza prolungata, senza una comprovata necessità, sta producendo dei danni enormi». Tra quelli più preoccupanti sui minori, oltre alla dispersione scolastica, si registrano disturbi di natura psichica e comportamentale come l’ansia e il bullismo. A dare l’allarme, questa volta, sono gli avvocati della Camera Minorile delle province pugliesi che hanno inviato una lettera-aperta al ministro della Salute Roberto Speranza, dell’Istruzione Patrizio Bianchi e ai loro omologhi regionali, Pier Luigi Lopalco e Sebastiano Leo oltre al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Ed è su quest’ultimo che l’associazione degli avvocati aderenti all’Unione nazionale delle Camere minorili punta l’indice e mette sul tavolo degli imputati. «La Puglia – scrivono nella lettera -, è l’unica regione italiana che, in deroga alla normativa nazionale in tema di frequenza scolastica, consente ancora alle famiglie di optare o meno per la didattica a distanza».
A seguito di questo, fanno notare gli avvocati ionici specializzati in diritto dei minori e delle famiglie, in Puglia si è registrata una massiccia adesione alla didattica a distanza: «dalle notizie di stampa – scrivono - si apprende che l’adesione abbia sfiorato il 90% della popolazione scolastica delle scuole superiori».
Gli effetti
Gli effetti sarebbero sotto gli occhi di tutti. «L’utilizzo indiscriminato e prolungato della Didattica a distanza – annotano ancora gli avvocati organizzati -, ha aumentato i disturbi d’ansia, disturbi del sonno e i casi di autolesionismo; altri studi rivelano ancora il rischio per i minori di sviluppare rischi ed i danni fisici veri e propri alla vista ed all’apparato muscolo-scheletrico, tutti connessi alla prolungata esposizione ai dispositivi digitali oltre ai disturbi psichiatrici veri e propri».
Lo stesso allarme rimasto inascoltato, fanno notare ancora gli avvocati, lo avrebbero lanciato le varie procure della Repubblica presso i Tribunali per i Minorenni per l’aumento dell’abbandono scolastico e di violenza esercitata dai minori o da questi subita nel corso dell’ultimo anno, proprio a causa dell’impoverimento educativo dei minori generato dalla Didattica a distanza.
Da qui la richiesta: «Sospendere immediatamente l’ordinanza regionale sopra richiamata e di adoperarsi sin da ora affinché sia garantita, dal prossimo mese di settembre, la regolare ripresa delle attività didattiche.
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