La Procura di Bari ha chiuso le indagini nei confronti di nove persone, tra le quali il consigliere regionale ed ex assessore pugliese all’Ambiente Filippo Caracciolo,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Inchiesta sulla sanità, arrestati il consigliere Cera e il padre ex parlamentare
Le mosse di Emiliano, fra effetti dell'inchiesta e le elezioni alle porte
Caracciolo rimise le deleghe da assessore nel febbraio 2018, all’indomani dell’avviso di garanzia da parte della magistratura barese. Nell’inchiesta, coordinata dalla pm Salvina Toscani, sono indagati, oltre a Caracciolo, l’ex direttore generale di Arca Puglia Sabino Lupelli, gli imprenditori Massimo e Amedeo Marino Onofrio Manchisi, il dirigente comunale di Barletta Donato Lamacchia, gli imprenditori Alessandro Ermini e Rossano Dell’Innocenti, l’ex direttore generale di Amiu Puglia Antonio Di Biase e il dirigente tecnico dell’Aro 2 Bat dei Comuni di Andria, Minervino Murge, Spinazzola e Canosa di Puglia Antonio Dibari.
L’inchiesta è nata da un altro procedimento su un presunto giro di tangenti in cambio di appalti dell’Arca Puglia, l’agenzia regionale che gestisce le case popolari, nell’ambito del quale l’ex dg Lupelli e l’imprenditore Massimo Manchisi hanno patteggiato la pena. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia