Ambiente, la classifica delle città: Lecce prima tra le pugliesi. Taranto recupera posizioni, Brindisi ancora indietro. I commenti dei sindaci

Ecosistema urbano, Lecce prima tra le pugliesi. Taranto recupera posizioni, Brindisi nei bassifondi
Nell’edizione 2021 di Ecosistema Urbano, il Rapporto annuale sulle performance ambientali delle città italiane, realizzato da Legambiente in collaborazione con...

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Nell’edizione 2021 di Ecosistema Urbano, il Rapporto annuale sulle performance ambientali delle città italiane, realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, è Lecce la migliore città pugliese: si classifica al 67esimo posto con un indice del 49,64% (contro il 53,05% della media italiana). 

Taranto registra un indice pari al 45,66% e si classifica al 77° posto su 105 città monitorate. Un dato migliore di quello dell’anno scorso sia per l’indice complessivo, che era stato pari al 41,28%, sia per la posizione in classifica che nel 2020 aveva visto la città dei due mari all'86° posto.

In Puglia, proseguendo, Bari all’88° posto con il 42,53%, Foggia al 90° posto con il 41,49%, Brindisi al 103° posto con il 30,03%, registrano un risultato peggiore.

I dati nazionali

Il Rapporto Ecosistema Urbano 2021 vede Trento prima in classifica, con un indice pari al 84,71%, Reggio Emilia seconda con il 77,89%, Mantova terza con il 75,14 e quarta Cosenza con il 74,21, migliore performance nel Mezzogiorno con un miglioramento di quasi 9 punti percentuali rispetto al 2019 in cui aveva registrato il 65.52%. 

I commenti

«Il cambiamento di Taranto è ormai evidente, stiamo lavorando tutti insieme per una città più vivibile e più sostenibile». Così il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci commenta la classifica in base alla quale il capoluogo jonico scala 9 posizioni rispetto al 2020: dall'86esimo posto (ora occupato da Roma) al 77esimo.

«Non siamo soliti farci suggestionare da queste classifiche, né - aggiunge Melucci - quando registrano ritardi di cui siamo consapevoli perché ci spronano a fare sempre meglio, né quando evidenziano risultati positivi che ci spingono a continuare a investire sull'immagine e i servizi della città e a onorare il mandato ricevuto dai tarantini». «Riteniamo di essere sulla strada giusta e vogliamo proseguire senza esitazioni», conclude il primo cittadino.

 

Mancano alcuni dati- nella classifica che vede inchiodata Brindisi al 103° posto - dati che gli uffici comunali di piazza Matteotti non sono stati in grado di trasmettere nei tempi richiesti. Gli indicatori più preoccupanti riguardano il solare pubblico (98esimo posto); uso efficiente del suolo (105esimo posto); verde urbano (91 posto); rifiuti prodotti (105 posto). «L’accesso alla piattaforma Ecosistemi ha creato alcuni problemi ai tecnici comunali - ha spiegato il sindaco del capoluogo, Riccardo Rossi - che sono riusciti ad inserire i dati di cinque sezioni quando ormai erano scaduti i tempi. Riteniamo che la classifica generale non sia perfettamente aderente ai reali valori della città per questi motivi tecnici che non sono addebitabili a Legambiente».

 

«Lecce si conferma la città più green fra i capoluoghi di provincia pugliesi, pur arretrando rispetto allo scorso anno. In più, abbiamo un motivo di importante soddisfazione - commenta il sindaco della città barocca, Carlo Salvemini -. Ogni anno, a margine dei dati puramente statistici, Legambiente segnala alcune “buone pratiche”, esperienze da prendere ad esempio che dimostrano che il cambiamento è possibile, se si attuano azioni in discontinuità con il passato. Fra le buone pratiche 2021, figura Lecce e il suo Piano delle Coste. Nella motivazione si legge: “In Puglia, dei 69 comuni costieri, Lecce è il primo capoluogo a dotarsi di uno strumento obbligatorio per legge sin dal 2006. Il Piano si sviluppa su 4 punti: accessibilità al mare; delocalizzazione delle attrezzature e degli usi demaniali; diversificazione degli usi demaniali; rigenerazione, tutela, valorizzazione paesaggistica e storico culturale. Il Piano delle Coste nasce per essere uno strumento flessibile e adattabile alle continue trasformazioni della costa: non prevede solo un insieme di concessioni ma una gestione dinamica delle stesse e degli arenili”. Secondo Legambiente, su questo fronte, quindi, stiamo facendo da apripista»

Ma la soddisfazione del primo cittadino leccese non si ferma qui. «Tornando alla classifica generale - prosegue -, i dati dell’indagine sono relativi all’anno 2020, un anno per forza di cose eccezionale, in cui la pandemia, i mesi di lockdown, quelli successivi di lavoro agile con forti limitazioni agli spostamenti e alle attività economiche, hanno influenzato le performance ambientali di molte città, inclusa la nostra. Abbiamo buoni riscontri nei parametri relativi alla qualità dell’aria, agli alberi e alle infrastrutture per la ciclabilità, per esempio, mentre il rapporto evidenzia ancora troppe auto per numero di abitanti e una forte incidentalità. Prendo atto di queste valutazioni, sapendo che il senso del rapporto non è sentirsi in competizione con le altre città, ma cercare di migliorare la propria. Le considero uno sprone a fare di più, ma anche la conferma che siamo sulla buona strada. C’è ancora tanto da fare, ma sono fiducioso sulle azioni che abbiamo intrapreso: le nuove piste ciclabili, i progetti già avviati e da avviare di riforestazione, le misure di contrasto all’uso dell’auto e quelle per la sicurezza stradale, la riorganizzazione del trasporto pubblico urbano, le iniziative per limitare il consumo del suolo e quelle per l’efficientamento energetico. Siamo una città in trasformazione, dove come amministrazione ci sentiamo impegnati ogni giorno ad affrontare la sfida di una maggiore sostenibilità ambientale e migliore qualità della vita per tutti».

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Quotidiano Di Puglia