Immuni non sfonda in Italia e il Sud resta fanalino di coda. L'app per il tracciamento è stata scaricata, da quando è disponibile negli store digitali,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il racconto dell'esperto: «Dopo l'alert un'odissea Non si sapeva cosa fare» Numeri complessivamente scarni, lontani dalle percentuali della Provincia di Bolzano che fa segnare un 15,4% o dell'Emilia Romagna con il 13,3%, dell'Abruzzo con il 13,1% e della Liguria con 12,4. Numeri che non lasciano ben sperare neanche per il futuro: secondo gli studi dell'università di Oxford, le app di contact tracing danno risultati già con il 15% dei download sul totale della popolazione. In Italia però mancano 3,8 milioni di persone per arrivarci, anche se dai dati del Ministero sono esclusi i minori di 14 anni e chi non ha un cellulare. Per la Puglia si stima che l'app, per funzionare a dovere, dovrebbe essere installata da altre 311mila persone.
La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha mandato una nota ai dirigenti scolastici sollecitandoli ad utilizzare l'app Immuni perché facilita il contact tracing e consente di ridurre il numero delle persone che possono andare in quarantena. Invito anche gli studenti più grandi a scaricare l'applicazione, perché può essere uno strumento utile. Il flop di Immuni nasce, oltre che dalle difficoltà a far girare l'app sui modelli più vecchi, anche dalle perplessità sulla privacy avanzate da diversi fronti in questi mesi, nonostante il sistema si sia rivelato utile per mettere sugli attenti chi era stato contagiato e prevenire i focolai. Sono stati sette, secondo i dati aggiornati a fine agosto, mentre erano 4 due settimane fa e 2 a fine luglio. In sostanza, si tratta di utenti che, avendo l'applicazione attiva nel telefono, hanno ricevuto la notifica di possibili contatti con una persona contagiata dal coronavirus: dopo essersi isolati, sono stati sottoposti a tampone, scoprendo a loro volta la positività. A partire da giugno per arrivare alla fine di agosto, 155 utenti hanno segnalato la loro condizione di positivi su Immuni: erano 21 a giugno, sono diventati 38 a luglio e quindi 96 in agosto con la risalita dei contagi. L'applicazione ha inviato, dal 13 luglio a fine agosto, 1.878 notifiche ai dispositivi che avevano avuto il tracing con gli smartphone dei proprietari per più di 15 minuti e a una distanza di 2 metri. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia