Operazione questa mattina condotta dall'Ispettorato repressione frodi (Icqrf) del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, coordinata dalla Procura della...
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Il sistema. A seguito di una complessa attività di analisi e a un minuzioso lavoro di ricostruzione documentale, gli investigatori hanno accertato che - negli anni 2014 e 2015 - oltre 2mila tonnellate di olio extravergine di oliva proveniente da Spagna e Grecia sono state commercializzate come olio 100% Italiano. Il complesso sistema di frode prevedeva il ruolo di imprese «cartiere» pugliesi e calabresi che emettevano falsa documentazione attestante l'origine nazionale di olio extravergine di oliva, in realtà spagnolo e/o greco, che - mediante artifizi e triangolazioni documentali - arrivava presso ignari soggetti imbottigliatori già designato come Made in Italy, pronto per il confezionamento e la distribuzione sul mercato. Le persone coinvolte provvedevano poi a smaltire l'olio non italiano attraverso vendite fittizie a operatori compiacenti, anche esteri, al fine di farne perdere le tracce. Gli omologhi Organismi di controllo esteri - interpellati dall'Unità Investigativa Centrale dell'Icqrf - hanno confermato l'esistenza di operazioni di vendita fittizie, confermando le ipotesi investigative. Alla luce di quanto emerso dalle indagini, su delega e sotto il coordinamento di Antonio Savasta della Procura della Repubblica di Trani, con la collaborazione della Guardia di Finanza di Andria, Crotone e Gioia Tauro, sono stati eseguiti 16 sequestri e 12 perquisizioni. Nel corso dell'operazione è stata sequestrata un'ingente mole di documentazione e anche materiale informatico, attualmente al vaglio degli investigatori dell'Icqrf. Le partite di falso olio 100% Italiano sono state rintracciate mediante la documentazione di vendita le quote ancora residue saranno ritirate dal mercato mediante un articolato sistema di richiamo dei prodotti irregolari. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia