Avvelenati dieci cuccioli di cane a Messina: gli animalisti: «Bocconi alla stricnina»

Avvelenati dieci cuccioli di cane a Messina: gli animalisti: «Bocconi alla stricnina»
Dieci cuccioli di cane avvelenati a Furnari, in provincia di Messina. I volontari di un'associazione animalista hanno scoperto i dieci cagnolini randagi avvelenati in una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dieci cuccioli di cane avvelenati a Furnari, in provincia di Messina. I volontari di un'associazione animalista hanno scoperto i dieci cagnolini randagi avvelenati in una strada della contrada San Filippo del centro messinese. Potrebbero essere stati uccisi con bocconi alla stricnina


"Quanto accaduto nel comune di Furnari ci lascia sgomenti. Dieci cani sono stati avvelenati da un agente fosforico, si sospetta che sia stata utilizzata anche la stricnina, ma sarà l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia a confermare l’agente utilizzato per questo terribile crimine. Queste povere anime avevano appena trovato casa”. Così in una nota Emanuela Bignami, responsabile nazionale randagismo di Animalisti Italiani onlus.




"È l’ennesima storia di crudeltà - prosegue - contro i nostri amici fratelli senza voce, frutto a volte di un’insofferenza, completamente amorale, per la presenza sul territorio di animali vaganti o indifesi. Questa tragedia deve spingere il Governo a inasprire le pene per chi si macchia di questi atroci reati".

Conclude Bignami: "Esprimiamo vicinanza e solidarietà all’associazione 'Animalisti Siciliani Ambiente', che quotidianamente tutela e cura i randagi indifesi del territorio comunale. Il fenomeno del randagismo nel 2018 è aumentato del 9,26%. Diventa urgente che il ministro della Salute, Giulia Grillo, avvii un Piano nazionale di prevenzione contro questa emergenza. Troppe volte questo problema viene risolto con un macabro e inaccettabile fai-da-te. I cani vaganti vanno sterilizzati, microchippati e iscritti all’anagrafe. Siamo stanchi di vedere canili pieni, serve una campagna di sensibilizzazione per promuovere l’adozione”.
Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia