Svita un bullone dal Ponte del Ciolo: «Non è stabile». Video virale. La Provincia: «Azioni legali»

Svita un bullone dal Ponte del Ciolo: «Non è stabile». Video virale. La Provincia: «Azioni legali»
Sono trascorsi pochi giorni dall'inaugurazione e dalla riapertura del Ponte del Ciolo a Gagliano del Capo, e già i riflettori sono nuovamente puntati sull’opera...

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Sono trascorsi pochi giorni dall'inaugurazione e dalla riapertura del Ponte del Ciolo a Gagliano del Capo, e già i riflettori sono nuovamente puntati sull’opera fresca di ricostruzione, a causa di un video pubblicato e diffuso da un utente sui social media. Nella clip, un motociclista si fa riprendere (con il volto semicoperto da un casco integrale) mentre svita uno dei dadi della ringhiera del ponte, convinto di dimostrare in questo modo la sua idea, ovvero che il ponte fosse instabile.

Cosa voleva dimostrare

Quest'ipotesi risulta del tutto infondata, dal momento che gli elementi in acciaio inossidabile, ripresi nel video (poi rimosso dalla pagina social), non giocano alcun ruolo nella stabilità e nella sicurezza della struttura come precisato da una nota ufficiale della Provincia di Lecce. L'Ente, per il tramite della sua Avvocatura, sta verificando la sussistenza delle condizioni per adire le vie legali. L’uomo rischia una denuncia per procurato allarme, danneggiamento con conseguente richiesta del danno d'immagine. Come spesso accade in questi casi, il video è stato condiviso da molti utenti del web scatenando una serie di reazioni (alcune anche ironiche) e generando, viene segnalato, il rischio di atti emulatori.

La Provincia di Lecce

Immediata la risposta della Provincia di Lecce che, comunicando attraverso tutti i propri canali istituzionali, ha rasserenato gli animi spiegando la situazione: «quelli ripresi nel video altro non sono che dadi in acciaio inossidabile installati per assicurare l'allineamento d'asse dei moduli della ringhiera del ponte, dunque in alcun modo funzionali alla stabilità e alla sicurezza della ringhiera del ponte stessa. La scelta di utilizzare elementi in acciaio inossidabile anziché gli "autobloccanti" è una scelta architettonica e non strutturale, in quanto i singoli moduli della ringhiera non si reggono in alcun modo con la presenza dei dadi. Il fatto che nelle prime fasi di utilizzo del ponte, i dadi abbiano presentato allentamenti, è dovuto alla presenza della naturale escursione termica, degli agenti atmosferici e ambientali incidenti sul ponte: la ditta, infatti, ha provveduto e continuerà a provvedere nei primi mesi al controllo del serraggio dei dadi, come da cronoprogramma».

La riapertura della struttura

Bando alle polemiche legate alla diffusione del video e prontamente spente dalla risposta dell’Ente, c’è da sottolineare che la riapertura del ponte che, com’è noto, collega Santa Maria di Leuca (Castrignano del Capo) e Novaglie (pertinente alla municipalità di Alessano), è stata accolta con grande entusiasmo durante e dopo la cerimonia ufficiale avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 24 aprile. Questo perché non solo è stato restituito alla comunità un tratto stradale strategico di litoranea adriatica ma anche uno degli scorci più suggestivi e iconici del basso Salento. Lo storico ponte costruito negli anni Sessanta, infatti, con la sua nuova veste, ha registrando un numero record di presenze con lunghe code e traffico intenso, soprattutto nella giornata del 25 aprile. Le immagini dell’opera illuminata dal tricolore sono diventate virali sul web così come i selfie con il fiordo come sfondo. Il progetto di risanamento, consolidamento, adeguamento sismico e funzionale è stato voluto dalla Provincia di Lecce e finanziato con oltre 4 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I lavori, durati circa un anno, hanno restituito un ponte percorribile da tutti i mezzi previsti dal Nuovo Codice della strada, che rispetta le nuove Norme tecniche sulle costruzioni del 2018 dotandosi anche di un percorso ciclopedonale e da una ringhiera anti tuffo perché declinata verso la strada e non verso il mare.

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Quotidiano Di Puglia