MILANO - È una collezionista di primati. Nata nel 1999, Yaris è stata la prima vettura Toyota sviluppata esplicitamente per il mercato europeo. Subito...
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La culla francese. Pensata per l'Europa, la Yaris ha la sua base produttiva a Valenciennes, nel Nord della Francia a ridosso del confine belga. Nel 2018 la fabbrica ha beneficiato di un investimento di 300 milioni di euro destinati ad adeguare gli impianti alla produzione di vetture realizzate sulla piattaforma GA-B. Una corposa iniezione di risorse che ha portato la capacità produttiva annua a 300.000 vetture con la creazione a regime di 400 nuovi posti di lavoro.
Emissioni rebus. Tra le pur incomplete informazioni fornite nell'anteprima (nulla è stato detto sui prezzi, né sull'autonomia elettrica garantita dal sistema full-hybrid di quarta generazione), ci ha colpito un dato che va al di là del prodotto Yaris per assumere una valenza generale, andando a scapito della chiarezza nei confronti dei clienti: i 64 g/km di CO2 calcolati con la procedura di omologazione Nedc diventano 86 g/km nel caso del più moderno (e realistico) Wltp.
Tutta muscoli. Svelata all'inizio dell'anno al Salone di Tokyo e sviluppata in collaborazione con i tecnici del team Toyota Gazoo Racing, la GR Yaris è la variante più sportiva della Yaris, grazie ai 261 cv messi a disposizione dai motore 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina. Relizzata su un pianale dedicato che, combinando le piattaforme GA-B (quella della Yaris normale) e GA-C, ha permesso di adottare la trazione integrale, arriverà in Italia alla fine del 2020. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia