WRC, grazie a Schaeffler ecco l'ibrido dei nuovi bolidi. Sistema Compact Dynamics, per boost da 100 kW e breve guida EV

La Ford Puma ibrida vincitrice del a Rally di Monte Carlo
MONTE CARLO - Il recente Rallye di Monte Carlo, prima prova del FIA World Rally Championship (WRC) ha portato al debutto la nuova generazione di auto ibride e con esse il sistema...

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MONTE CARLO - Il recente Rallye di Monte Carlo, prima prova del FIA World Rally Championship (WRC) ha portato al debutto la nuova generazione di auto ibride e con esse il sistema Compact Dynamics che combina motogeneratore e unità di controllo (realizzati da questa società controllata da Schaeffler) con una batteria da 3,9 kWh fornita invece da Kreisel Electric. Si tratta di una soluzione standardizzata - attualmente impiegata da Ford, che con Kuga ha vinto a Monte Carlo, da Hyundai e Toyota - che sarà obbligatoria fino al 2024, in modo che i costruttori possano concentrarsi sullo sviluppo dei propulsori termici senza eccessivi costi aggiuntivi e che dopo quella data verrà progressivamente liberalizzata. Il sistema Compact Dynamics - Schaeffler pesa in totale 87 kg e viene montato, grazie alla costruzione compatta in un contenitore in fibra di carbonio, in una posizione protetta dagli urti al centro del veicolo.

L’unità è collegata alla trasmissione tramite un albero al differenziale posteriore, in modo da permettere il recupero in decelerazione e la funzione boost (+100 kW) nelle prove speciali «Durante le gare, le auto ibride del WRC possono anche essere guidate in modalità puramente elettrica - spiega Oliver Blamberger, amministratore delegato di Compact Dynamics - Schaeffler - in aree specifiche come i parchi di assistenza o le cosiddette zone per veicoli ibridi Hev. Questa è stata una delle specifiche richieste dalla FIA sin dall’inizio». Blamberger ricorda poi che «oltre ai 286 kW cioè 390 Cv del motore a combustione interna, il sistema ibrido fornisce ai piloti 100 kW di spinta extra durante le prove speciali.

La batteria di trazione può essere ricaricata anche attraverso il recupero dell’energia in frenata durante le tappe». Un simile sistema ibrido, spiega Schaeffler, molto probabilmente non sarà utilizzato con questo format in un veicolo stradale, in quanto a differenza del motorsport, non si tratta solo di ottenere una spinta aggiuntiva, ma anche di ottimizzare i consumi nel funzionamento a carico parziale. Tuttavia è possibile che i rally forniscano informazioni che confluiranno nello sviluppo di sistemi innovativi e compatti per auto serie.

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Quotidiano Di Puglia