DRESDA – Volkswagen come Filippide. E con un messaggio chiaro. Solo che il tragitto non è da Atene a Sparta ed il costruttore non chiede appoggio. Il colosso tedesco...
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La Volkswagen ID., quella per il momento ancora nota come Neo, sarà la prima auto al mondo prodotta (a partire da novembre a Zwickau) ad impatto neutro di anidride carbonica. I clienti potranno anche decidere di guidarla annullando le emissioni. Già al momento dell'ordine avranno la possibilità di optare per la soluzione “verde” che Volkswagen offrirà con la sua colonnina di ricarica (la Wall Box). Il costo è anticipato in linea con quello della rete locale: insomma, gli automobilisti non saranno chiamati a pagare di più. E grazie a Ionity, il consorzio per le realizzazione di una rete europea di stazioni di rifornimento di energia di cui fa parte, il pieno sostenibile si potrà fare anche in autostrada.
La Volkswagen ID. sarà anche il primo dei 50 modelli completamente elettrici che il gruppo intende lanciare entro il 2025 (i concept di una Skoda e di una Audi elettrica verranno presentati a Ginevra, tra pochi giorni). Sulla svolta per la mobilità elettrica sono stati investiti 30 miliardi di euro. Il prezzo del modello sarà sotto i 30.000 euro: a circa un anno dal debutto sul mercato, che è previsto per i primi mesi del 2020, questa è la sola certezza.
Il sito tedesco di Zwickau, il primo di quelli destinati all'assemblaggio di veicoli elettrici, è già stato convertito per essere “neutrale” sul fronte delle CO2. E per la sola produzione della prima ID. è stato calcolato un risparmio di emissioni di anidride carbonica nell'ordine di un milione di tonnellate l'anno. La produzione di veicoli a emissioni zero verrà concentrata in Germania: a Emden, Hannover e Dresda (14.000 e-Golf fabbricate nel 2018). In Europa anche il sito di Sloda a Mlada Boleslav disporrà di linee specifiche, mentre in Cina (che da sola vale il 60% della domanda) il gruppo produrrà ad Anting ed a Foshan. L'ottavo stabilimento “elettrico” sarà quello di Chattanooga, negli Usa. Il gruppo prevede che i siti siano pronti entro il 2022. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia