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Dopo la parentesi che è stata provocata nel mondo dalla pandemia globale, il traffico nelle aree urbane è ripreso quasi dovunque. Lo ha fatto rimanendo però ancora al di sotto dei livelli pre-Covid nella maggior parte delle città. Lo afferma il Global Traffic Scorecard (Gts) pubblicato annualmente da Inrix, uno studio che identifica e classifica le tendenze di congestione e mobilità in oltre 1.000 città in 50 Paesi Da Gts 2022 risulta che la situazione peggiore è quella di Londra con 156 ore perse ogni anno per le code. La capitale britannica conquista questo primato negativo per il secondo anno consecutivo, con un aumento degli ingorghi del 5% su base annua e del 5% rispetto ai livelli pre-Covid. In base all’analisi appena diffusa è Chicago a risultare la seconda città più congestionata a livello globale, seguita da Parigi, Boston, New York, Bogotà, Toronto, Filadelfia, Miami e Palermo Proprio la splendida città siciliana risulta più ingorgata dell’11% rispetto al 2021 ma ancora sotto (-12%) ai livelli di code del pre-Civid.
Tuttavia - come ben evidenziava uno dei protagonisti del film Johnny Stecchino con Roberto Benigni - il vero problema di Palermo resta il traffico che comporta 121 ore all’anno perse senza muoversi (valore che la fa salire al quinto posto assoluto) e una velocità media ‘nell’ultimo migliò di 14,5 km/h, che la fa salire addirittura sul gradino più alto del podio.
È curioso notare che gli operosi lombardi perdono meno tempo nelle code (59 ore/anno contro 61) ed viaggiano più ‘velocementè (24,14 km/h contro 19,31). Ma i peggioramenti rispetto al 2021 e al pre-Covid sono ben superiori. «Ô bello vedere la vita delle persone e quella del commercio tornare alla normalità - ha detto Bob Pishue, analista dei trasporti e autore del rapporto - ma sfortunatamente stiamo assistendo a livelli di congestione delle strade che si avvicinano, se non superando, ai livelli pre-pandemia. Dobbiamo gestire la congestione migliorando la mobilità e l’accessibilità nelle città per evitare che danneggi la ripresa economica e influisca sulla qualità della vita di pendolari e residenti».
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