BARCELLONA - Otto chilometri. Questa è la distanza su cui si gioca la sfida della mobilità urbana. A Barcellona per la centesima edizione del Salone...
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Già, guidare. De Meo è a capo di una azienda che nel gruppo Volkswagen avrà il delicato compito di guidare verso il futuro. «Lavoriamo ad un mondo più pulito - ha detto De Meo - in cui la mobilità quotidiana diventerà sempre di più un percorso da A a B. Un percorso medio di otto chilometri che bisognerà coprire in tempi brevi, senza stress, con la mente impegnata anche a fare altro. Impensabile tirarsi dietro una tonnellata e mezzo di acciaio come facciamo oggi. Dobbiamo entrare nell’ottica di una mobilità urbana che mutui quella pubblica senza ereditarne i difetti. Certo, i costi non saranno sovvenzionati come avviene in quella pubblica. Ma possiamo già dire che ci saranno prodotti accessibili, affidabili e sicuri».
Difficile immaginare una fabbrica di automobili senza catene di montaggio, senza pianali o carrozzerie da verniciare. Carene di montaggio sostituite da piattaforme digitali in grandi di vendere servizi. Il futuro è questo, ci sono pochi margini di errori.
«Seat nel gruppo Volkswagen - sottolinea De Meo - ipotizza scenari così come fa Skoda ed altri marchi. Lavoriamo tutti in sinergia perché la sfida è globale. Seat è un marchio che parla ai giovani e i dati ci dicono che nel gruppo abbiamo la clientela più giovane. Questa è la nostra forza. Ora dobbiamo guidare verso il cambiamento, verso quei traguardi di mobilità sostenibile e ambientale che proprio i giovani ci chiedono».
Piattaforme digitali flessibili da adeguare alle singole città per offrire mezzi di trasporto leggeri, sicuri e veloci. Il business è enorme. Basti pensare ad un mezzo dal visto medio di 10mila euro se acquistato. Quello stesso mezzo con una tariffa oraria o a chilometro è un grado di incassare 60mila euro in un anno. È chiaro che bisogna soddisfare delle esigenze, immediata disponibilità, facile utilizzo, spazi dedicati e quant’altro. Ecco, le case che oggi costruisco automobili da dopodomani dovranno produrre tutto questo. E ci stanno già lavorando. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia