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SEOUL - Arriva dall’oriente, e non poteva essere diversamente, l’idea di una ruota-origami per autoveicoli che sfruttando il principio per cui costruzioni tridimensionali in carta possono variare le proporzioni conservando la forma originale, in questo caso una sezione cilindrica. Un team di ricerca di Seoul nella Corea del Sud, composto da Dae-Young Lee, Jae-Kyeong Kim, Chang-Young Sohn, Jeong-Mu Heo e Kyu-Jin Cho, ha realizzato assieme agli ingegneri della Hankook tire and technology co e alla Università di Harward, quella che viene definita ‘High-load capacity origami transformable wheel’.
In questa definizione accademica sta evidentemente la grande novità del progetto, cioè la possibilità di equipaggiare mezzi a quattro ruote motrici, anche per cantieri o lavori in situazioni ‘difficili’, con una gommatura ‘mutaforma’ che può variare tra 18 a 31,5 pollici di diametro (46-80 centimetri) e quindi abbassare o alzare il veicolo rispetto al terreno.
Con ruote larghe per muoversi su fondi cedevoli e con basso coefficiente di aderenza, oppure con ruote strette con ridotta impronta sull’asfalto o il fondo duro, per contenere gli attriti e i consumi. Morbidezza e flessibilità, in assenza di pressione interna, vengono garantite da una membrana flessibile a tre strati, irrigidita da pannelli di alluminio tagliati al laser. Nella loro condizione ‘naturale’, le ruote restano collassate e piccole mentre quando vengono sottoposte ad una forza orizzontale, in corrispondenza del mozzo, si piegano fino a raggiungere il loro diametro massimo. Ogni ruota è in grado di sopportare un carico di 1.000 kg circa.
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