Ogier, il nuovo “cannibale”: dopo la doppietta con Ford, punta al titolo WRC con tre costruttori diversi

Sebastien Ogier
PARIGI – Sébastien Ogier, il nuovo “cannibale” (il nomignolo di Sébastien Loeb), è alla caccia di nuovi record. A 34 anni può ancora...

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PARIGI – Sébastien Ogier, il nuovo “cannibale” (il nomignolo di Sébastien Loeb), è alla caccia di nuovi record. A 34 anni può ancora togliersi diverse soddisfazioni, anche se non sarà facile, come ha dimostrato l'andamento di questo campionato mondiale di rally. Con il suo trasferimento alla Citroen può, ad esempio, tentare di eguagliare il primato di Juha Kankkunen.


Il pilota finlandese è stato finora l'unico ad aver vinto un titolo iridato con tre costruttori diversi. Ne ha conquistati complessivamente quattro fra il 1986 ed il 1993. Il primo successo lo aveva ottenuto con la Peugeot 205 Turbo 16, poi sono arrivati due successivi con la Lancia Delta (Hf 4Wd nel 1984 e Integrale nel 1991), che sono anche le ultime vittorie mondiali di un'auto italiana, e l'ultimo con la Toyota Celica Turbo 4Wd.

Ogier ha conquistato quattro titoli di fila con la Volkswagen Polo R e altri due con la Ford Fiesta Wrc. Dal 2004 in poi il campione del mondo di rally si chiama Sébastien: prima Loeb e, dal 2013, Ogier appunto. Loeb ha nove mondiali all'attivo ed una percentuale mostruosamente alta di successi: ha vinto quasi un rally sui due (45,9% per la precisione). Ogier si ferma ad uno ogni tre (32,5%), ma ha verosimilmente ancora qualche stagione davanti per scrivere una nuova pagina di storia della specialità inseguendo altre tre difficilissimi allori.Dal 2019 sarà al volante di una vettura, la Citroen C3, che lo stesso Loeb ha dimostrato essere già competitiva (ha vinto in Catalogna) e con la quale anche il ripudiato (dal Doppio Chevron) Kris Meeke aveva vinto. E che sia Mads Ostberg sia Craig Breen sono riusciti a portare sul podio. Ogier proverà anche a vincere il solo rally che non si è ancora aggiudicato, quello che si corre in Argentina. E tenterà un nuovo assalto a quello di Turchia, appena rientrato nel calendario planetario. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia