Nissan decide la cessione dell'intera quota in Daimler. Da operazione ricava 1,15 mld euro, Anche Renault ha fatto lo stesso

Una sede Nissan
YOKOHAMA - La Nissan ha deciso la vendita dell'intera partecipazione che possiede nella Daimler a investitori istituzionali, seguendo l'analoga decisione fatta dalla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

YOKOHAMA - La Nissan ha deciso la vendita dell'intera partecipazione che possiede nella Daimler a investitori istituzionali, seguendo l'analoga decisione fatta dalla partner francese Renault, lo scorso mese. Dalla cessione della quota, equivalente all'1,5% della casa auto tedesca, Nissan ricaverà circa 1,15 miliardi di euro, introiti che serviranno a ripianare i bilanci dell'azienda giapponese dopo un significativo rallentamento delle vendite a causa della pandemia del coronavirus. In un comunicato il costruttore nipponico ha detto che userà i proventi della vendita per incentivare lo sviluppo dei motori elettrici e che l'operazione non impatta in alcun modo il progetto di cooperazione con Daimler.

Nel 2010, Nissan e Renault rilevarono entrambi una quota equivalente di Daimler con l'obiettivo di creare un gruppo con l'obiettivo di avanzare la ricerca in diverse aree produttive, inclusa la costruzione di un camion di medie dimensioni. Nel corso degli anni l'alleanza non si è sviluppata secondo i piani iniziali, e Nissan e Renault si sono alleate successivamente con la Mitsubishi Motors. Per l'anno fiscale in corso Nissan prevede una perdita di 530 miliardi di yen, l'equivalente di 4,04 miliardi di euro, a fronte della frenata delle vendite durante l'emergenza sanitaria globale, oltre alla carenza dei semiconduttori nel settore automotive, una dinamica che ha costretto molte case auto a rivedere le stime sulla produzione.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia