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Il ricorso contro una sanzione per un’infrazione al Codice della Strada, ricevuta secondo procedure non corrette, "sana" il vizio della notifica, rendendola pienamente efficace. Questo è il principio affermato dalla sentenza 11550 dell’8 aprile emessa dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione. Si tratta di un pronunciamento di particolare interesse soprattutto per gli automobilisti stranieri per cui non sempre i metodi di notifica previsti dall’ordinamento del loro Paese coincidono con quelli del nostro o con quanto stabilito in relazione ai modi e ai termini sulle notifiche elencati dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1393/2007 o inclusi nella Convenzione di Strasburgo del 24 novembre 1977.
Nell’approfondire e commentare il pronunciamento degli Ermellini, gli esperti del periodico Seac All-In Giuridica di SEAC spiegano: la Corte Suprema, rivedendo un proprio precedente orientamento, ha chiarito che il vizio è sanato quando il destinatario mostra di aver avuto piena conoscenza del contenuto dell’atto, potendo pienamente esercitare il proprio diritto di difesa.
Quotidiano Di Puglia