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Sul fronte della nuova mobilità, Jaguar Land Rover è un esempio di virtù: entro il 2039 diventerà un’azienda totalmente a zero emissioni. La strategia globale “Reimagine” varata dal Ceo Thierry Bolloré prevede ingenti investimenti per reinterpretare i singoli brand con tempi e modi distinti sulla base di architetture differenti, ma con un unico imperativo: elettrificazione spinta. Il gruppo britannico (la cui filiale italiana è guidata ora dal nuovo amministratore delegato Marco Santucci che ha rimpiazzato Daniele Maver) ha accelerato inoltre sulle tecnologie di connettività e sull’autonomous drive.
Soprattutto, ha rinnovato la gamma prodotto che vede oggi in listino modelli all’avanguardia hi-tech e dall’inimitabile appeal, prodotti che portano alla ribalta le diverse formule dell’ibrido (leggero o plug-in) abbinate ai motori a 4 o 3 cilindri. Con il marchio Jaguar sono disponibili le versioni MHEV di E-Pace, F-Pace, XE e XF, ma il Giaguaro vanta anche l’unica full-electric del Gruppo, la I-Pace. E l’ibrido “leggero” si è rivelato ideale anche per le Land Rover Defender e Discovery, oltre alle Range Rover Evoque e Velar. L’alternativa plug-in (ricaricabile alla spina) è offerta su E-Pace e F-Pace, Defender, Velar, Range Rover, Range Rover Sport, Evoque e Discovery Sport.
La power unit ibrida ha una potenza di sistema di 309 cv con 540 Nm di coppia. Per viaggiare in elettrico fino a una velocità di 135 km/h e con un’autonomia fino a 66 km. Sulla Range Velar l’ibrido plug-in offre 404 cv e 640 Nm abbinando un motore 2 litri quattro cilindri da 300 cv all’elettrico da 105 kW. Soluzioni per ogni tipo di potenziale cliente, che per Bolloré va «accompagnato e guidato» verso la mobilità sostenibile. Dal 2025 il brand Jaguar proporrà una gamma interamente elettrica, mentre Land Rover ha in calendario sei varianti a emissioni zero. La prima Land Rover full-electric arriverà nel 2024, confermato nel 2026 l’addio al Diesel.
All’interno della gamma un ruolo fondamentale spetta alla nuova Defender, che ha riproposto i valori di un modello iconico. Ma ancora più importante per innovazione e volumi si prospetta la nuova Range Rover lanciata alla fine dell’anno scorso. La quinta generazione del Suv di lusso che da oltre 50 anni porta alla ribalta il brand britannico è completamente rivoluzionato nel design, ha interni raffinati e un patrimonio tecnologico straordinario. È il primo modello a utilizzare il nuovo pianale Modular Longitudinal Architecture che consente di ospitare motori a combustione interna, ibridi plug-in e 100% elettrici. Soluzione che evidenzia la strategia di architettura semplificata Land Rover, per offrire una maggiore flessibilità.
La nuova Range Rover offre una scelta variabile di efficienti propulsori mild-hybrid e plug-in, in attesa di diventare nel 2024 (con la variante Pure-Electric) anche la prima Land Rover a emissioni zero della storia. Intanto gli innovativi propulsori plug-in Extended Range adottati dal maxi-Suv di lusso registrano emissioni di CO2 inferiori a 30 g/km, con un’autonomia in modalità elettrica che può arrivare fino a 100 km. La Range Rover di quinta generazione è stata progettata e sviluppata nel Regno Unito e sarà prodotta esclusivamente nello storico stabilimento di Solihull sulla nuova linea che gestisce tutti i processi di elettrificazione. Esplorando il futuro, Jaguar/Land Rover ha siglato una partnership con Nvidia per sviluppare sistemi di guida automatizzata di nuova generazione e servizi abilitati dall’intelligenza artificiale. La piattaforma software-defined Nvidia Drive offrirà un’ampia gamma di sicurezza attiva, con Adas, sistemi di guida e parcheggio automatizzati.
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Quotidiano Di Puglia